martedì 31 maggio 2011

E le sberle si sono moltiplicate. Ma ora, lascia o raddoppia?

Alla sberla ricevuta al primo turno  delle amministrative, ora  se ne sono aggiunte altre a raffica al secondo turno. Sberle micidiali, da mandare KO anche un pugile buon incassatore  come lui, il Caimano che ci perseguita e malgoverna da tanti anni. I dati dei ballottaggi  sono inequivocabili e pesanti come macigni: il centrodestra ha perso, i candidati del centrosinistra hanno vinto, nelle grandi, come in tante  medie e piccole città.
Da mettere in cornice:

Milano: PISAPIA GIULIANO 55,10% Nuovo Sindaco
BRICHETTO ARNABOLDI LETIZIA DETTA LETIZIA MORATTI 44,89%
Napoli:  DE MAGISTRIS LUIGI 65,37% Nuovo Sindaco
LETTIERI GIOVANNI DETTO GIANNI 34,62%
Trieste: COSOLINI ROBERTO 57,51% Nuovo sindaco
ANTONIONE ROBERTO 42,49%
Cagliari: ZEDDA MASSIMO 59,42% Nuovo sindaco
  FANTOLA MASSIMO 40,57%
Novara: BALLARE' ANDREA 52,91% Nuovo sindaco 
FRANZINELLI MAURO 47,08%

E l'elenco delle città dove hanno vinto sindaci di centrosinistra potrebbe continuare con Rimini, Pordenone, Crotone, Grosseto, Gallarate e anche  in cittadine come Cento, Finale Emilia, Cattolica, e , ciliegina sulla torta, Arcore. In alcuni casi si tratta di riconferme della stessa maggioranza, ma in altri come Milano, Trieste, Cagliari, Novara, Gallarate, Cento si tratta di comuni dove il centrodestra governava da 10 o 20 anni.

L'orientamento degli elettori è stato univoco, da nord a sud,  e tutti i commentatori, di qualsiasi schieramento, politici e giornalisti,  hanno riconosciuto che  si è trattato di una sonora sconfitta per il centrodestra.
Lo stesso Berlusconi ha dovuto ammetterlo. 
Ma quando si va ad analizzare le cause e le conseguenze, ecco che il muro si rialza, e  ognuno la vede a modo suo.

Ieri sera, a botta calda, abbiamo risentito Giuliano Ferrara e Vittorio Feltri ancora una volta rigirare la frittata  e, pur con qualche parziale ammissione  di qualche errore compiuto da Berlusconi,  ancora una volta si sono ostinati a  ripresentarlo in veste di vittima della magistratura,  pover'uomo accerchiato da molti nemici interni alla sua coalizione ed esterni, a cominciare dal CSM  che non ha voluto approvare la legge che gli avrebbe permesso di  non presentarsi davanti ai giudici a rispondere delle sue imputazioni, e quindi dedicarsi in tutta tranquillità a risolvere i problemi del paese.

Che Berlusconi sia stato il principale responsabile della sconfitta a livello nazionale lo capiscono anche i sassi, perchè lui stesso ha voluto dare una valenza politica alla consultazione amministrativa, considerandola un ulteriore legittimazione per il suo governo e per se stesso ... se avesse vinto. Avendo perso, la consultazione è stata subito declassata a   semplice tornata locale, indirizzando anche poco elegantemente la responsabilità delle sconfitte  ai candidati del centrodestra  inadeguati (ma scelti o approvati da chi?).

I berlusconiani irriducibili  si affannano a  cercare di sminuire la portata della sconfitta riportando gli esempi degli altri Paesi europei dove recenti consultazioni amministrative hanno registrato la sconfitta della coalizione al governo. 
A questi io vorrei ricordare che Berlusconi, a differenza degli altri premier europei, non ha perso solo le ultime amministrative, in questi ultimi anni ha perso la faccia, la dignità, la credibilità come uomo politico e come rappresentante delle istituzioni e dell'Italia tutta. Gli altri governanti, socialisti o liberali, possono aver fatto errori o scelte non condivise e apprezzate dai loro elettori, ma nessuno ha fatto le figuracce che ha fatto Berlusconi o ha conti aperti con la giustizia come lui. Gli altri premier possono ugualmente governare e conservare la fiducia, il nostro, NO. Non se la merita. 

E aggiungo che ha perso, nonostante i mezzi che ha e che ha usato e abusato a piene mani, perchè "il troppo stroppia", ha esagerato, ha "stufato" anche tanti dei suoi iniziali sostenitori. Le dosi massicce dei suoi monologhi televisivi, le sguaiate e offensive accuse alla magistratura, le Santanchè, i Ferrara, Feltri, Belpietro, i mastini e le erinni schierati in ogni trasmissione televisiva pronti ad aggredire chi non la pensava come loro, hanno provocato l'effetto opposto a quello voluto, una crisi di saturazione e fastidio in molti moderati veri e credo, soprattutto, nelle persone oneste, quelle che capiscono quando un giocatore bara ed escono dalla partita perchè non se la sentono più di esserne corresponsabili.

Certo che dopo una sconfitta così sonora  ed evidente, e personale per sua stessa scelta e responsabilità, uno statista che avesse un po' di orgoglio e dignità darebbe le dimissioni su due piedi. E invece il nostro se ne guarda bene, anzi tenta pure di rilanciare la palla in campo avverso con  la solita "melina", e fa pure lo spiritoso... ancora!!! Anzi, ha subito dichiarato  che a lui le sconfitte  gli fanno triplicare le energie, e quindi adesso  "rilancerà l'azione di governo,  farà le riforme del fisco e della giustizia che finora non è riuscito a fare per colpa degli altri che gli hanno messo il bastone tra le ruote " e ancora bla bla bla bla....
Naturalmente, ha riconosciuto, bontà sua,  che bisognerà porre  mano alla riorganizzazione del PDL.  Quindi , è prevedibile che farà volare qualche straccio, troverà qualche capro espiatorio (Bondi ha avuto il buon gusto e la preveggenza di farsi da parte subito...). Ma lui, principale responsabile delle sconfitte subite in mezza Italia, no, non si dimetterà mai.
 
Inutile sperare  che lo facciano dimettere i suoi, attaccati disperatamente a lui e alla loro poltrona come naufraghi ad una zattera salvavita (e stipendio). E intanto ci sono i furbetti  che si stanno posizionando. Per esempio Formigoni
politico furbastro e interessato che "si fa avanti" come aspirante futuro leader del centrodestra, sperando di lusingare e comprare il consenso di Berlusconi promettendogli il suo appoggio per il Quirinale. E così la compravendita, o voto di scambio che dir si voglia, continua. Lo stile è sempre quello. In barba ad una precisa volontà popolare che ha bocciato Berlusconi, la sua politica, le sue scelte, i suoi errori e le sue colpe, senza ombra di dubbio. Invece di indurlo a dimettersi, come si dovrebbe fare quando si perde, e per colpe proprie, lo si promuove alla più alta carica dello Stato. Davanti a questa sciagurata ipotesi dovremmo noi tutti, credenti e no, pregare Dio perchè risparmi all'Italia questa onta.

PS Mi conforta  l'ultimo sondaggio aperto stamattina da QN

Dopo la sconfitta alle amministrative, Berlusconi dovrebbe dimettersi?
Sì (77%)    No (23%)   443 voti alle ore 14 del 31
Sì (75%)    No (25%)   784 voti alle ore 17,45 del 31
Sì  (73%)   No (27 %)  1111 voti alle ore 23  del 31  * Dopo che l'esito era stato richiamato in prima pagina con un titolo, un po' di berlusconiani sono corsi in soccorso...




martedì 17 maggio 2011

Il popolo sovrano finalmente ha dato una sberla a Berlusconi

Era ora. Finalmente il "popolo sovrano", tante volte chiamato in causa e usato come pretesto di approvazione e legittimazione di qualsiasi  illecito o porcheria  compiuti da Berlusconi, si è svegliato dall'incantesimo e  ha piazzato qualche bel sonoro "no"  al nostro premier-imbonitore nazionale.
Comunque vadano le cose nei prossimi necessari ballottaggi di Milano e Napoli e altre città e Comuni minori, la risposta che è venuta complessivamente dalle varie parti d'Italia (ma soprattutto al Nord) ha imposto una bella  frenata alla marcia finora trionfale di Berlusconi e dei suoi sostenitori PDL e, vivaddio, anche alla tanto  sovrastimata Lega di Bossi.
La conquista della fantomatica  Padania è ancora lontana. I bolognesi hanno resistito alla poco convincente sirena leghista locale e hanno ridato fiducia ad un PD che pur si stava ancora leccando le ferite  rimediate, o autoinflitte, in questi ultimi anni.
Il successo degli implacabili "grillini" del "Movimento 5 stelle" a Bologna e in tante altre realtà, il successo di De Magistris a Napoli, presentato dall'IDV e altri in concorrenza col candidato PD, il successone di Pisapia a Milano, già vincitore delle primarie, ma candidato proveniente dalla sinistra vendoliana, imporranno però una attenta valutazione dei risultati elettorali e una conseguente severa correzione della linea ondivaga e contraddittoria tenuta finora dai suoi leader nazionali (D'Alema in testa, seguito da Bersani, Enrico Letta e Fioroni...).

Bersani ora canta vittoria, giustamente, ma è  una vittoria che "deve" condividere con SEL e IDV e che si porta appresso in parallelo anche il successo dei concorrenti "grillini". 
Che non si venga ancora a dire  che "bisogna guardare al centro" o che "l'antiberlusconismo" non paga e farà vincere Berlusconi per altri 20 anni".
Perchè gli elettori di centrosinistra hanno premiato i più decisi antiberlusconiani, quelli che hanno parlato chiaro, senza se e senza ma, per la legalità,  per la giustizia uguale per tutti, per la giustizia sociale, per l'acqua pubblica, per la laicità, contro il nucleare, e anche contro la politica estera del governo nel caso Libia.


Il cosiddetto "terzo polo" inventato da Fini, Casini e Rutelli  qualche mese fa  per correre dietro alla ricorrente chimera del "grande Centro", ha mostrato tutta la sua debolezza e lo scarso seguito di cui gode, perchè assomma troppe contraddizioni e ambiguità. Il popolo sovrano ha dimostrato di non gradire chi vuole tenere i piedi in due staffe e non dice chiaramente dove vuole andare e cosa vuole fare da grande.
E mi fermo qui col commento, in attesa degli sviluppi.
Aggiungo solo un po' di numeri, a mo' di consolazione, e come promemoria per il futuro

Milano BRICHETTO ARNABOLDI LETIZIA DETTA LETIZIA MORATTI – 41,58%     PISAPIA GIULIANO – 48,04%

Torino FASSINO PIERO FRANCO RODOLFO – 56,66% 
COPPOLA MICHELE GIUSEPPE – 27,3%

Bologna MEROLA VIRGINIO – 50,46%
BERNARDINI MANES – 30,35% (lista IL POPOLO DELLA LIBERTA' 16,6% e LEGA NORD 10,72 %)
BUGANI MASSIMO – 9,5% (movimento 5 stelle- Beppe Grillo)

Napoli LETTIERI GIOVANNI DETTO GIANNI – 38,59%
DE MAGISTRIS LUIGI – 27,39%
MORCONE MARIO (PD) - 19,23%
MASTELLA MARIO CLEMENTE – 2,17%
PASQUINO RAIMONDO - 9,73%

* Merita una segnalazione il confronto  tra il risultato di De Magistris e il suo principale accusatore e querelante, Clemente Mastella. Bravi napoletani! 

** Aggiungo qui anche i dati di due sondaggi avviati nei giorni scorsi su QN, Quotididiano Nazionale on line :

- Vorresti Marina Berlusconi in politica al posto del padre Silvio ?
No (76%) Sì (22%) Non so (2%) 953 voti alle ore 11 dell'11 maggio
No (76%) Sì (22%) Non so (2%) 1048 voti alle ore 6,30 del 12 maggio
No (75%) Sì (23%) Non so (2%) 1483 voti alle ore 7,50 del 16 maggio 2011

Sondaggio già proposto una settimana fa, poi nascosto, ora ritornato col richiamo in home.
Ci riprovano sempre (lo fecero anche l'anno scorso), ma il “successo” è sempre di questo tenore.......

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Berlusconi al Quirinale, sei favorevole?
NO (79%) SI' (21%) NON SO (1%) 1363 voti alle ore 7,50 del 16 maggio
NO (79%) SI' (21%) NON SO (0%) 1606 voti alle ore 8,30 del 17 maggio

E si tratta di un gruppo editoriale i cui editorialisti si sono prodigati in acrobazie dialettiche per difendere Berlusconi in ogni occasione



domenica 1 maggio 2011

Popolo sovrano e popolo suddito

Sono stata lontana da forum di giornale e da questo blog per quasi un mese, per vari motivi personali, ma  credo che nè io nè gli eventuali lettori  abbiamo perso niente. Non mi pare sia successo nulla di nuovo  da commentare, se non l'aggravarsi di situazioni già  segnalate e commentate in precedenza.
E' vero che da un paio di giorni  tv e giornali ci hanno deliziato (o addormentato, o drogato,  a seconda dei punti di vista) con due belle favole per adulti e bambini: il matrimonio del  principe William nipote della regina d'Inghilterra con la borghese Kate Middleton, e la beatificazione  di papa Giovanni Paolo II.
Della prima favola  possiamo solo osservare come il popolo, sovrano e suddito al tempo stesso,  nelle monarchie come nelle repubbliche, sia ancora e sempre affascinato dai matrimoni-spettacolo, da principi e principesse, castelli, carrozze dorate,   costumi sgargianti, divise, abiti da gran lusso e cappelli da fantascienza. Non importa se i protagonisti  e gli attori della messa in scena sono tra i più malmaritati della storia o trasgressivi alle regole delle rispettive Chiese cristiane,  anglicane o cattoliche che siano. L'importante è che lo spettacolo  ci sia  e appaghi le folle festanti, contente di godere della luce riflessa emanata  da questi comunissimi mortali mascherati da semidei per un giorno. La monarchia inglese  su questo ci campa.
D'altro canto anche la Chiesa ci campa e si fa una propaganda enorme, con la beatificazione  di Papa Giovanni Paolo II, al secolo Karol Wojtyla, morto solo 6 anni fa, ma già collocato sugli altari della santità dopo un canonico "processo breve", accelerato, dicono, a furor di popolo, quel popolo di fedeli  che nel giorno dei suoi funerali aveva intimato "santo subito!".
Alle gerarchie ecclesiastiche vaticane  non è parso vero di coglier l'occasione di questa richiesta, per scavalcare tutti gli altri "processi"  per beatificazioni  proposte o ventilate, di altri papi in lista d'attesa, come Paolo VI e Pio XII (già proclamato venerabile), e soprattutto il quasi dimenticato Giovanni XXIII, che pur era tanto amato dal popolo e che tentò  con il Concilio Vaticano II un rinnovamento epocale della Chiesa, evidentemente  poco gradito nelle alte sfere.
Meglio far santo subito il papa carismatico, il papa - attore  che ha fatto un uso abilissimo dei mezzi di comunicazione e  mobilitato masse di giovani; il papa politico anticomunista che chiudeva un occhio sui regimi sanguinari di destra; il papa - viaggiatore che ha visitato, rendendosi popolare, con 100 viaggi, i Paesi di mezzo mondo, senza peraltro contribuire a risolvere alcuno dei  problemi sociali, politici ed economici  in essere; le dittature sono rimaste dittature (pur crollando i regimi comunisti dell'Est), la fame e le guerre  restano e continuano.
Impossibile riprodurre qui  gli eventi e le scelte di cui è stato protagonista e attore in 27 anni di pontificato (1978-2005), con luci ed ombre, ombre  che oggi molti vogliono nascondere o dimenticare, esaltandone solo i meriti rispetto alla diffusione della fede e ad un ecumenismo di facciata propagandato in grandi incontri interreligiosi che però non hanno spostato di una virgola  le rispettive posizioni, nè le ostilità reciproche, anzi aumentando quelle contro i cristiani. Ma così facendo si perpetua la confusione di idee,  e si  santificano le contraddizioni del suo pontificato e della "linea" della Chiesa.
"Papa Giovanni Paolo II  compensa le colpe della Chiesa" ha detto pochi giorni fa l'attuale papa Benedetto XVI, e questo basta e avanza  per far dimenticare al popolo dei fedeli l'annus horribilis 2010, anno in cui la credibilità della Chiesa come guida morale ha toccato il suo minimo storico con l'esplosione dello scandalo dei tanti preti pedofili coperti e protetti dalle gerarchie. Per non parlare dell'incauto appoggio dato  allo scostumato  premier  del bunga bunga.

Premier che dal canto suo ha colto anche questa occasione per propagandarsi come difensore della cristianità (!!??) e sarà naturalmente in prima fila  tra i 16 capi di Stato che parteciperanno alla cerimonia (se c'è anche  il sanguinario Mugabe, dittatore dello Zimbabwe, cui sarebbe interdetto l'ingresso nei paesi della UE.....).
Premier che ha svelato direttamente nei giorni scorsi il suo concetto di "popolo sovrano"...  a sovranità limitata (solo quando è d'accordo con lui). Infatti ha detto di aver  stabilito la "moratoria" di un anno  sulla questione nucleare, solo per impedire che si faccia il referendum previsto per il 12-13 giugno. Secondo lui il "popolo" in questo momento non è in grado di intendere e di volere, perchè troppo  influenzato dalla tragedia di Fukushima. Quindi non è opportuno che vada a votare.
Altrettanto si sta brigando per fare in modo che  si svuotino i due quesiti  del referendum sull'acqua pubblica. Così resterebbe in piedi solo il quesito contro il legittimo impedimento, pensando che la gente non si scomoderà per andare a votare solo per mandarlo finalmente sotto processo come tutti i comuni mortali.
E il popolo suddito, felice o distratto, ancora una volta salverà il sovrano vero: lui, Berlusconi, un uomo capace di tutto pur di restare al potere.
Lo permetteremo ??!!