giovedì 9 novembre 2023

Se è questo che "Dio vuole", o sbaglia Dio ... o sbagliano gli uomini.

 

LE RELIGIONI, COME LE IDEE, CAMMINANO SULLE GAMBE DEGLI UOMINI E CON LA TESTA RIVOLTA ALL’INDIETRO, SPESSO PROVOCANDO TRAGEDIE, QUANDO SI MESCOLANO A POLITICA, POTERE E MORTE.

Stralci da un mio testo scritto nel 2009, 14 anni fa. Oggi, mentre è in corso da un mese una  terribile guerra in Israele e territori palestinesi, tra popoli che si contendono il diritto a vivere su una loro terra, si combattono, uccidono bambini e adulti, entrambi  in nome del loro Dio, non avrei nulla da aggiungere, se non la cronaca di ulteriori tragici fatti che mi confermano nelle mie tristi conclusioni di allora(*).

- Premessa-

Non nominare il nome di Dio invano. Perché?

Da tempo provo un sempre maggior fastidio a sentire pontificare, usare e abusare del nome di Dio per giustificare atti, fatti e scelte che sono frutto di convinzioni umane, spesso anche fallaci.
Sarò drastica, ma alla luce di tutto quanto è successo nel corso dei secoli e sta succedendo ancora oggi, di fronte a tante appropriazioni indebite, mistificazioni e strumentalizzazioni, vorrei che fosse vietato a chiunque, capo di religione o di Stato o semplice cittadino, di imporre leggi e sentenze o opinioni, in nome di Dio, perché nessun uomo ragionevole, sano di mente e onesto, dovrebbe poter spacciare la propria parola e la propria convinzione come parola o volontà di Dio.

Chi parla “in nome di Dio” in genere si appoggia sulla lettura e sulla interpretazione dei testi tradizionalmente noti come “sacri e dettati da Dio”, la Bibbia/Vecchio Testamento sopra tutti, il libro dei libri, pilastro su cui si reggono le tre più diffuse religioni monoteiste: l'ebraismo (per cui è stata scritta), il cristianesimo (che vi ha aggiunto il Vangelo /Nuovo Testamento) e l'islamismo (che, partendo dai racconti biblici, si è poi dato un suo percorso fissato sul Corano).

Ma è stato proprio leggendo e meditando su questi testi che i miei dubbi sono aumentati e mi sono convinta di quanto possa essere fallace e pericoloso prenderli alla lettera e pretendere di trovarci una guida morale o una volontà di Dio alla quale tutti gli uomini dovrebbero sottomettersi. Ecco perché, se si possono accettare ancora oggi i Dieci Comandamenti giudaico-cristiani estrapolati dalla Bibbia, come regole di vita condivisibili, vorrei che gli uomini, credenti e no, a cominciare dai capi religiosi, e dai capi politici, ne rivalutassero e rispettassero in particolare uno: quello che ammonisce di Non nominare il nome di Dio invano. Comandamento che, anche nelle originarie versioni bibliche più estese dell'Esodo e del Deuteronomio, non condanna solo la bestemmia, ma anche e soprattutto l'uso improprio del nome di Dio per giustificare ogni evento terreno o azione umana, e meno che mai per vantarsi di essere suoi interpreti (spesso poco fedeli e sinceri) e ricavarne quindi un indebito e interessato potere di influenza sugli altri .

(pag. 3 )….

Effetti dell'uso politico della religione nel mondo

Sul piano internazionale, le cose vanno ancora peggio. Sorvolando per il momento sulle millenarie guerre di religione del passato, cito solo gli avvenimenti più recenti: dall'ormai fatidico attentato alle torri gemelle di New York ad opera di terroristi islamici mandati dal fanatico Bin Laden, alla radicalizzazione del conflitto Israelo-Palestinese, alla guerra di Israele contro il Libano scoppiata nell'estate 2006; ripresa di bombardamenti e attentati di musulmani hezbollah (o partito di Dio) contro Israele, con successive rappresaglie degli israeliani sui territori palestinesi. Si sono innalzati muri lungo la striscia di Gaza, sorvolati poi da missili palestinesi da una parte e aerei o bombardieri israeliani dall'altra. Si sono susseguite stragi quotidiane e guerra civile tra Sciiti e Sunniti in Iraq. Sono ripresi gli attentati di Talebani in Afghanistan; l'integralismo islamico regna in Iran e altri luoghi, con tutta una serie di conseguenze a catena su Paesi arabi e non. In Israele, Stato laico con nome biblico, prendono sempre più forza partiti e persone che si richiamano ad un integralismo religioso che spinge alla guerra invece che alla pace.

La maggior potenza cristiana del mondo, guidata dal religiosissimo presidente George Bush (che si dice cristiano rinato ispirato dalla Bibbia) con l'appoggio di altri Stati occidentali pure cristiani, ha continuato per anni (e continua) a mandare soldati, carri armati e bombe in Iraq e altrove, causando migliaia di vittime da ambo le parti, per esportare la democrazia e la civiltà. Per non parlare dei metodi usati dai soldati cristiani, con l'ovvia autorizzazione di Presidente e di capi politici e militari, nelle prigioni di Abu Graib e di Guantanamo. E il nuovo presidente Obama non sa come uscirne.

Un cenno anche per ricordare il consistente fenomeno di diffusione di un variegato e multiforme settarismo religioso in campo cristiano, con numerosi casi anche di manifestazioni di satanismo e di follia singola o collettiva che arrivano a suicidi e omicidi di gruppo, adducendo motivazioni religiose, e invocando simbolismi e interpretazioni bibliche o apocalittiche.

Di fronte a questo tragico scenario e allo spettacolo di tante morti di innocenti, di sofferenze e distruzioni che le televisioni ci portano in casa ogni giorno, non posso più fare a meno di pensare e dire, a me stessa e agli altri, che, se questo è il frutto delle religioni e della rigida osservanza delle rispettive “Sacre Scritture”, ci deve essere qualcosa di sbagliato in queste “scritture” e nel modo di interpretarle e di metterne in pratica gli insegnamenti da parte degli uomini, dei popoli e dei loro

capi. E sono arrivata a convincermi che fino a che i popoli, e le singole persone, saranno “prigionieri” delle loro religioni e dei loro interpreti, religiosi e politici, più integralisti, non ci sarà mai pace sulla terra. (pag.8-9)
...

Purtroppo, ancora oggi, in tante parti del mondo, è tanto facile trovare capi fanatici pronti ad aizzare persone da mandare in piazza a bruciare libri e immagini di infedeli e addirittura ad uccidere qualcuno che ha scritto un articolo o disegnato una vignetta satirica che mette in dubbio o critica una aspetto della loro fede. E, senza arrivare al linciaggio fisico, è comunque molto praticato, anche dalle nostre parti, il linciaggio morale. La demonizzazione dell'avversario ideologico da parte di chi ritiene di avere il monopolio della verità è l'arma più usata per cercare di impedire la diffusione delle idee che si ritengono scomode perché mettono in dubbio tali “verità”. Non si replica ad una tesi con un'altra tesi, come sarebbe legittimo ed opportuno, ma si grida all'offesa, e si minacciano, o si attuano, scomuniche e sanzioni.

Visto che il vilipendio della religione è considerato ancora reato, per par condicio bisognerebbe considerare reato anche il “vilipendio della ragione”, che crea molti più danni alla società….. (pag. 11-12)

…..

“Scherza coi fanti ma lascia stare i santi”, recita un vecchio proverbio del repertorio della cosiddetta saggezza popolare antica. E io, infatti, non ho certo voluto “scherzare con i santi”, patriarchi,

profeti e Padri della Chiesa; anzi, li ho presi terribilmente sul serio. Ma sono rimasta impressionata dalle troppe contraddizioni rilevate in ciò che hanno detto e scritto, e tra il loro dire e il fare, tra la profezia e la realtà. E io prediligo il fare e mi baso sulla realtà e i fatti.
…...

E non credo certo ad un dio “nazionalizzato”, che si occupa di un solo popolo o di una sola religione, sia pur molto diffusa in cinque continenti. Né riesco più a credere all'idea infantile di un Dio-Giove (o Jhaveh o Allah, ndr), simile all'uomo, che si aggira in qualche parte del cielo ad assistere impotente a quel che gli uomini combinano sulla terra, o a controllarli e sorvegliarli per punire poi i cattivi in un ipotetico inferno alla altrettanto ipotetica fine dei tempi. (pag.12)

……...

Magda Barbieri

(*) Non nominare il nome di Dio invano

Libero commento sulla Bibbia di un lettore diversamente credente

Testo reso pubblico nel dicembre 2009, tramite Il mio libro.it, a cura dell'autrice. Leggibile per intero su:

https://drive.google.com/file/d/0B-8D6NX3rcqNZjQ4MTA2MTEtODA3Mi00N2IzLWJhMjMtYTIzM2IzODU5Y2U0/view?resourcekey=0-PD3n2-eVkcBdh4N4InVFXA