sabato 26 dicembre 2015

Utili idioti e cattivi maestri, da ieri a oggi

Cito da Wikipedia: "La formula utile idiota, nel gergo politico, veniva usata per stigmatizzare l'atteggiamento di chi, all'interno dei paesi occidentali, simpatizzava per il sistema politico sovietico, e per definire l'atteggiamento del governo Sovietico nei loro confronti... che  in realtà li teneva in scarsa considerazione e li sfruttava cinicamente.
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Lo scrittore Edvard Radzinsky, nel suo libro "Stalin" attribuisce l'espressione all'artista Jurij Pavlovic Annenkov, che riferì di averlo visto in alcune carte lasciate da Lenin... e  congetturava trattarsi di una parte del testo completo del testamento originale di Lenin, che questi avrebbe deliberatamente nascosto.....
« I cosiddetti elementi culturali dell'Europa Occidentale e degli USA sono incapaci di comprendere lo stato attuale dei fatti [internazionali] e il reale equilibrio delle forze, perciò devono essere considerati come sordomuti e trattati di conseguenza... » .......
« Dobbiamo per tener buoni i sordomuti, proclamare la fittizia separazione del nostro governo.. dal Comintern [la Internazionale Comunista],.... dichiarando che questa agenzia è un gruppo politico indipendente. I sordomuti lo crederanno Esprimere il desiderio di riannodare subito le relazioni diplomatico con i paesi capitalisti, sulla base della completa non' interferenza con i loro problemi politici interni. Ancora una volta, i sordomuti lo crederanno. Anzi, ne saranno entusiasti ed apriranno poco a poco le porte, attraverso le quali gli emissari del Comintern e le agenzie di spionaggio del Partito si infiltreranno rapidamente in questi paesi, camuffati come personale diplomatico, culturale e come rappresentanti di commercio. I capitalisti di tutto il mondo e i loro governi, nel loro desiderio di conquistare il [potenzialmente grande] mercato sovietico, chiuderanno gli occhi di fronte alle attività summenzionate e si tramuteranno in ciechi e sordomuti. [Per questo] ci daranno credito che sarà un mezzo [indiretto] di appoggiare i partiti comunisti nei loro stessi paesi, e, nel passarlo a noi, sarà un mezzo per ricostruire la nostra industria bellica, che sarà essenziale per [realizzare] attacchi futuri contro i nostri fornitori. In altre parole loro lavoreranno per il loro stesso suicidio »......

Chi eccelleva  in prima fila in Italia  a svolgere il ruolo di "utili idioti" cari a Lenin e ai suoi successori? I cosiddetti "intellettuali di sinistra" o "organici al PCI"  soprattutto nel dopoguerra,  che, grazie al prestigio e alla pubblicità di cui godevano, si trascinavano dietro  folle di ignari ammiratori del presunto paradiso sovietico e firmavano in continuazione appelli per la pace e il disarmo unilaterale, sempre accompagnati da una severa critica per  il bieco regime imperialista USA, guerrafondaio e responsabile di tutti i mali del mondo.
Poi il sistema sovietico  mostrò il  suo vero volto repressivo e tutt'altro che paradisiaco e non fu più possibile nasconderlo anche al popolo, il blocco si sgretolò al suo interno, cortine di ferro e muri di Berlino caddero, e qualcuno tra gli ex utili idioti cominciò a prendere le distanze. Ma non tutti, anzi alcuni intellettuali o professori sempre convinti di  dover liberare il popolo dei lavoratori con le loro idee "rivoluzionarie", si riciclarono come "cattivi maestri", pronti a dare giustificazioni sociologiche  e alibi politico-morali ai brigatisti "rossi" che  dal 1968 in poi si erano esaltati  all'idea di poter "abbattere il sistema capitalistico" occidentale, ammazzando  personalità politiche, giudici, giornalisti e dirigenti di fabbrica, poliziotti e carabinieri in attentati terroristici.
Fortunatamente anche questa ondata di follia  si sgonfiò, grazie ad un deciso intervento di polizia e magistratura per reprimere gli ingiustificabili crimini commessi a danno di innocenti vittime, e grazie anche alla presa di distanza della parte più saggia della sinistra che cominciò a condannare pubblicamente il terrorismo e si schierò apertamente per  sostenere la via democratica  nella lotta politica  e sindacale.
Ora i nostri instancabili intellettuali di presunta sinistra (termine ormai obsoleto che non si sa più a chi affibbiare...), si stanno prodigando per prendere l'ennesima cantonata  e svolgere di nuovo il ruolo di "utili idioti" nei confronti dell'Islam, fornendo, con grande convinzione e sicumera,  giustificazioni e alibi politico- sociali al terrorismo di matrice islamica che sta minacciando e mietendo vittime in Occidente ("è colpa nostra, li abbiamo armati e pagati noi"...). Non solo, ma si sta tenendo un atteggiamento di condiscedenza e accettazione supina e acritica nei confronti della religione islamica che pure si sta diffondendo  enormemente  nei paesi dell'Occidente, attraverso una massiccia immigrazione forzata in atto da alcuni anni e grazie ad una strategia comunicativa e di infiltrazione culturale e psicologica che fa leva e sfrutta  i nostri principi di libertà  di pensiero e rispetto per tutte le religioni, per occupare spazi  e acquisire diritti per loro che si ritorceranno contro di noi, perchè da questa religione-politica, per sua stessa natura e ferree regole dettate dal Corano e dai suoi imam o califfi, non può venire che una limitazione delle nostre libertà e diritti acquisiti. 

In fondo basta  sostituire il termine "Islam" al termine "regime sovietico" e "fratellanza islamica" alla "Internazionale comunista", nella succitata teoria leninista degli "utili idioti" inconsapevoli, usati  come arma strategica di infiltrazione nell'Occidente, per capire cosa sta avvenendo oggi grazie alla compiacenza di intellettuali, giornalisti, e pure magistrati, che scambiano per libertà d'opinione il favoreggiamento materiale o culturale del terrorismo e di una religione totalitaria e arcaica.
Di questa nuova ondata di follia masochistica e autodistruttiva  ne noto con sofferenza  le manifestazioni ripetute in ogni trasmissione televisiva, talk show e  interviste giornalistiche, da tempo e in particolare dopo gli attentati terroristici di islamici a Parigi del 13 novembre scorso,  dove  i nostri "cervelloni", politici e giornalisti, invece di  accusare  gli esecutori materiali degli attentati e i loro ispiratori e mandanti islamici, non sanno far altro che recitare mea culpa per gli errori dell'Occidente, facendo di ogni erba un fascio, cittadini incolpevoli e governanti ottusi, Bush e cultura  millenaria, e non  hanno il coraggio dire una parola in difesa del nostro sistema di vita, e contro il sistema di vita, le colpe e le mire espansionistiche e guerresche del mondo islamico; mentre  si dà ampio spazio e soddisfazione a donne islamiche, magari carine e ben truccate, ma con la testa rigorosamente fasciata dal fazzolettone d'ordinanza e imbevuta di solo Corano, opportunamente istruite a recitare  le lodi dell'Islam " religione di pace" e  protettore dei diritti delle donne...
Lo strazio mio si completa  quando, a difesa dei valori di libertà e democrazia e di una cultura e un progresso economico e sociale che sono il patrimonio e il vanto del mondo occidentale di prevalente (per ora) religione cristiana e istituzioni laicizzate, si devono sentire solo Salvini, la Santanchè, Gasparri, o altri leghisti o estremisti  destrorsi che lo fanno in maniera becera e offensiva, per pura strumentalizzazione di partito, con punte di razzismo e xenofobia generalizzata, senza  reali e credibili contenuti ideali. Anche questi quindi finiscono per svolgere la funzione di "utili idioti" e "cattivi maestri", di segno opposto ma di identico risultato, che regala argomenti ai fondamentalisti islamici e alimenta il loro  interessato vittimismo.
Anche in Europa, e comunque in Occidente e mondo non islamico, USA, Russia, Cina e ONU tutta, tra i leader politici la confusione regna sovrana, tra chi pensa che serva solo la risposta armata di bombe sui  territori dominati dalle bande di Isis e fanatici alleati, chi erige muri per impedire l'immigrazione, e chi  predica l'accoglienza indiscriminata, senza peraltro avere i mezzi per sostenerla economicamente e dignitosamente e per contenere e prevenire  possibili infiltrazioni eversive e destabilizzanti dell'equilibrio sociale.
Quindi ognuno si muove per conto suo, magari solo per puri interessi nazionalistici o opportunistiche convenienze economiche particolari.


Su chi potrà mai contare la gente onesta e desiderosa di continuare a vivere  in un paese libero, convivendo pacificamente con altri immigrati anche di diversa religione che però non vengano qui per riportarci al Medioevo o farci saltare in aria?? Chi saprà e vorrà convincere gli immigrati islamici che è anche nel loro interesse accettare le nostre regole di vita, le leggi e le istituzioni laiche, la libertà di pensiero, stampa  e religione, la supremazia dello Stato laico sulle credenze religiose che ne siano in contrasto, l'uguaglianza dei diritti civili di tutti e delle donne in particolare?? Chi avrà la forza di persuasione e il coraggio (e ne basterebbe poco...) di  far capire alle donne islamiche quanto sarebbero più belle, libere e ben accette e integrate nella società se si liberassero di quella arcaica e ingiustificabile fasciatura intorno alla testa che le discrimina e le ghettizza?? Perchè gli islamici "moderati" , se sono venuti qui veramente solo per migliorare le loro condizioni di vita e integrarsi, non vogliono dare il buon esempio  incoraggiando le donne delle loro famiglie a non sentirsi socialmente e culturalmente obbligate a ostentare  un simbolo  di appartenenza e sottomissione alla loro religione (o al maschio?), cosa che nessun'altra fedele di nessuna altra religione ostenta (a parte le suore...)??
 Ai posteri l'ardua sentenza...

martedì 8 dicembre 2015

Giubileo della misericordia e del perdono. Per chi? A quando il Giubileo della Responsabilità?

Dunque  ci siamo. Dopo "l'anteprima"  africana di Bangui, parte oggi, 8 dicembre 2015, da Roma il nuovo Giubileo straordinario, voluto da Papa Francesco e da lui dedicato alla "misericordia" e al "perdono". Non so cosa si proponga di ottenere il Papa,  per i popoli cristiani e  i non cristiani, da questa  già tanto pubblicizzata iniziativa, straordinaria perchè indetta al di fuori delle tradizionali scadenze temporali (prima ogni 100 anni, poi 50, poi 25, l'ultimo nell'anno 2000). Sicuramente le sue intenzioni saranno buone, viste e sentite le sue tante dichiarazioni  e atti volti  a risanare una Chiesa colpevole di tanti peccati  e a rappresentare un cristianesimo  basato su amore, solidarietà, tolleranza, sollievo alla povertà, ecc...
Tutto bello, in teoria, e sicuramente sarà di conforto e sollievo per i credenti, vedere ogni giorno in Tv (per un anno ?!...), o seguire di persona, Messe, processioni, cerimonie e riti vari  guidati da questo bonario e sorridente capo religioso vestito di bianco che parla a nome di un Dio incarnato in Gesù, mentre  mezzo mondo è sotto la minaccia di uomini vestiti di nero, che brandiscono  bandiere nere e armi micidiali per seminare il terrore e uccidere in nome di un altro Dio, chiamato Allah.
Se non si può parlare di "guerra di religione", si potrà almeno parlare di "confronto" tra religioni; e, nel confronto, il ruolo che in questo momento rappresenta il cristianesimo di Papa Francesco è molto più positivo e utile  alla pacifica convivenza umana di quello svolto dall'Islam  del Califfo  Al Baghdadi e dai suoi complici, seguaci e "fratelli musulmani" sostenitori, amici, o silenziosi e dormienti che tacciono e consentono (salvo poi, in qualche caso e in qualche luogo, svegliarsi all'improvviso e  impugnare un mitra o un coltello per uccidere "infedeli"...).
Ma non si puo' dire, per carita', che la religione cristiana  e la civilta' occidentale che ne e' scaturita, evolvendosi e riformandosi anche attraverso lotte e rivoluzioni laiche, e' migliore o superiore di quella del mondo musulmano; o questi si offendono;  e si arrabbiano pure i nostri intellettuali di (ormai ex) sinistra e cattolici,  paladini della pace che pensano si possa ottenere con il disarmo unilaterale, sia quello militare che quello culturale...
Che sia possibile un "dialogo" costruttivo e pacificatore tra questi due mondi, quello cristiano che ostenta Messe e preghiere, e quello musulmano dell'ISIS, o degli stati teocratici sunniti e sciiti, o delle comunita' islamiche insediate in Occidente, che praticano o sognano la "sharia" su tutto il mondo, ho i miei dubbi.
Staremo a vedere...

Non so se il Papa, nelle sue meditazioni e intenzioni,  si sia ispirato al modello di quel Papa Leone I che, secondo la leggenda, vestito di bianco in una suggestiva scenografia, fermò sul Mincio le orde degli Unni guidati da un impressionabile Attila ex "flagello di Dio", nel 452. Certo è che poi lo stesso papa non riuscì a fermare,  tre anni dopo,  Genserico e i suoi Vandali che saccheggiarono brutalmente Roma e ne determinarono una disastrosa e lunga decadenza.
O forse il nostro papa si è ricordato del Pier Capponi, Gonfaloniere di giustizia di Firenze che nel 1494  per non cedere alle minacce  di saccheggio  della città da parte dell' invasore Re di Francia Carlo VIII, pronunciò la famosa frase "Voi date fiato alle vostre trombe e noi suoneremo le nostre campane!". nel senso che le campane avrebbero richiamato il popolo di  Firenze alla rivolta per cacciarlo dalla citta'.
Ma forse il modello piu' a lui caro e' sempre il San Francesco che  nel 1220 si reco' nella Palestina occupata dai Saraceni per convertire il loro capo, il "feroce"  sultano detto Saladino. E' bene ricordare pero' che non ci riusci'; ebbe salva la sua vita e pote' tornare in  Italia, ma non salvo' il breve Regno di Gerusalemme e i Crociati, che furono sterminati e dovettero abbandonare per sempre la "terra santa" in mano ai musulmani.
Se dunque la storia vera non e' di conforto al papa, vedremo  nei fatti del presente in che cosa si concretizzera'  il Giubileo della misericordia del 2015-2016.
Misericordia e perdono per chi? Per i peccatori, corrotti, mafiosi, terroristi e assassini a vario titolo che passeranno sotto qualche "porta santa" chiedendo indulgenza, a pagamento o gratis che sia?
 Ma e' di questi perdoni e indulgenze che abbiamo bisogno in un tempo in cui  imperversano e minano la societa' proprio tanti corrotti, mafiosi e assassini in nome del denaro o di un dio? si crede davvero ad un loro pentimento e conversione sincera con la visita ad un santuario e la benedizione papale o sacerdotale?
Ha ancora senso che la chiesa cattolica si rifugi in queste arcaiche simbologie ereditate dalla Bibbia-Vecchio Testamento ebraico, e malamente utilizzate in  passato per fare un proselitismo  basato su una religione-spettacolo e su un  poco cristiano "mercato delle indulgenze"?
Siamo ancora fermi ad una religione--lavanderia delle coscienze che,  attribuendo tutto alla volonta' di Dio, deresponsabilizza l'opera degli uomini e cerca di tenere legati a se' i fedeli promettendo Paradisi ultraterreni e la "remissione dei peccati" attraverso un rito e la ripetizione di preghiere (piu' o meno come i musulmani)?
Ma cosi' non si favoriscono i peccatori e si scoraggiano gli onesti e i giusti che si sono sempre sforzati di ben operare e hanno subito il danno di aggressioni, ingiustizie e corruzioni?
E non si corre il rischio che il perdono per i peccati si trasformi in pretesa del perdono o condono per i reati?
A quando la proclamazione di un "Giubileo della responsabilita' e della giustizia" che inviti gli uomini, credenti e non credenti, cristiani e musulmani, ad assumersi la responsabilita' personale e sociale delle proprie azioni e delle  relative conseguenze nei confronti del prossimo e dell'umanita' intera, nel bene e nel male?