Un'altra offesa per i cittadini elettori, compresi quelli che l'hanno votato, viene dal fatto che il premier assicura che il testo finora approvato in commissione sarà "blindato" e sicuramente approvato alla Camera così com'è. E allora i deputati eletti alla Camera che ci stanno a fare?
La tanto vantata autonomia di Fini a difesa dell'istituzione che presiede, è già finita così?
Questo sopra riportato è il commento che avevo inviato oggi pomeriggio al Corriere online, in coda all'articolo " Intercettazioni, «testo blindato per il Pdl» Berlusconi annuncia: non si faranno ulteriori modifiche. Ma Schifani rimanda tutto in commissione"
Commento che non è stato pubblicato, non so perchè, visto che tra i 283 interventi di lettori pubblicati, tutto sommato quelli critici contro la legge in gestazione, parola più parola meno, erano comunque la maggioranza, e in qualche caso anche con parole forti.
Stessa sorte era toccata ad un altro mio commento ad un articolo sempre sull'iter della legge sulle intercettazioni:
Tra una frenata, presunta, e una accelerata, sicura, la legge va avanti, statene certi, perchè questa legge s'ha da fare, costi quel che costi. La vendetta per le intercettazioni subite dalla "cricca" s'ha da compiere, e poi c'è la paura, che fa novanta, che venga fuori altro di grosso in futuro.
A me questo tira e molla fa venire in mente le contrattazioni da suk levantino, dove usa chiedere inizialmente un prezzo altissimo per far finta di cedere alle richieste di sconto del compratore, per finire a concludere l'affare al prezzo che in cuor suo il mercante voleva ottenere.
Riusciranno i nostri "eroi" (si fa per dire), che ora si oppongono, a resistere alla tentazione di accontentarsi di qualche emendamento di sconto e ad accettare il solito compromesso, se l'impianto base della legge resta fortemente restrittivo e punitivo della possibilità di indagine della magistratura e della libertà di stampa?
- Questo commento, scritto il 25 maggio, è stato pubblicato su Quotidiano.net, ma sul Corriere non è stato pubblicato. Il forum è stato chiuso subito, con solo 18 commenti, quasi tutti contro la legge -bavaglio. Articolo successivo sullo stesso argomento non dava la possibilità di commenti.
Evidentemente il mio stile non piace ai moderatori del "Pompiere della sera" come lo chiama Marco Travaglio; e non piace neppure l'argomento, visto come viene trattato dagli editorialisti del giornale , nel cui Consiglio di Amministrazione siede Marina Berlusconi e un bel po' di poteri forti che alle intercettazioni legali della magistratura preferiscono le intercettazioni private commissionate ai Tavaroli & C.., o comunque quelle che finiscono misteriosamente, prima della registrazione del giudice, nel cassetto del fratello del Presidente del Consiglio, che poi le fa pubblicare sul giornale di famiglia, se gli fa comodo.
* Aggiornamento del mercoledì 9 giugno ore 10 ( perchè domani chissà che sarà...).
A proposito di contrattazioni da suk questo è l'ultimo "sconto" ottenuto dai deboli "difensori della sicurezza e della legalità" (finiani e leghisti): la proroga del limite per le intercettazioni, invece che essere possibile di 48 ore in 48 ore (cioè 2 giorni alla volta), sarebbe stata portata a 72 ore (cioè 3 giorni), rinnovabili con questa cadenza, e su decisione del collegio giudicante sull'indagine che dovrebbe riunirsi ogni volta per valutare gli elementi nuovi a giustificazione della richiesta.
I finiani - ci racconta stamane il diligente Corriere- hanno dovuto digerire però anche un nuovo comma sulle intercettazioni ambientali. Le «cimici», che oggi possono esser attivate fino al termine delle indagini preliminari, potranno essere piazzate in futuro in «luoghi privati» (abitazione, auto, etc) solo se in quel posto si sta compiendo un’attività criminosa. Invece nei luoghi aperti al pubblico, il pm potrà sempre piazzare le «cimici» ma solo grazie a un’autorizzazione rinnovabile ogni 3 giorni.
Insomma, appare chiaro anche a un bambino che si vogliono legare le mani ai pubblici ministeri, intralciare le indagini fino a renderle materialmente impossibili o inefficaci.
Insomma è una legge che dovrebbe far insorgere le coscienze di un paese civile che voglia restare tale , e invece tolleriamo tutto, perchè ormai la maggioranza della gente si è o addormentata o preso per buona la martellante propaganda quotidiana del nostro premier contro i giudici "di sinistra" che lo perseguitano, lui e i suoi ministri.
E' significativo il fatto, tanto per fare un esempio, che il Quotidiano.net, che aveva lanciato ormai un mese fa un appello contro la legge-bavaglio, firmato dal giornalista Xavier Iacobelli, a tutt'oggi abbia raccolto solo poco più di 500 firme (*), e molti senza rendere pubblico nome e cognome.
Ebbene io credo che questa indifferenza dei lettori sia il frutto, oltre che dell'influenza delle TV filoberlusconiane, anche della linea editoriale filogovernativa portata avanti finora dai giornali di questo gruppo editoriale (Monti-Rifferser), le cui pagine, tra articoli e blog, erano finora piene solo di critiche beffarde verso l'opposizione. Ora che il premier ha toccato gli interessi degli editori e la libertà di stampa, qualcuno si è svegliato e vorrebbe che i lettori lo seguissero in una iniziativa contro un provvedimento del governo.
Ma i lettori evidentemente sono già troppo abituati a giustificare tutto del nostro ducetto e a vedere solo il male a sinistra per capire che, in questo caso, destra e sinistra non c'entrano, ma siamo stati "fregati" tutti.
Chi semina vento, raccoglie tempesta. Chi ha dato troppa corda a Berlusconi, prima o poi dovrà pentirsene perchè ne subirà le conseguenze; e con quella corda ci ritroveremo impiccati tutti (casta a parte).
(*) Alle ore 16,45 del 13 giugno, i firmatari dell'appello sono saliti a 809, dopo un ulteriore articolo di sollecitazione del giornalista.
In un sondaggio della stessa testata , alla stessa ora, il 67% di 2012 lettori ha risposto sì alla domanda :
Intercettazioni, pensi che la legge sia un bavaglio per la stampa?
Nessun commento:
Posta un commento