Con questa "manovra", con uno di quei commi infilati di soppiatto nascosti nel mucchio, si cancellano tre date storiche precise e fondanti per l'Italia: 25 aprile, festa della Liberazione dal nazifascismo; 1° maggio, festa dei lavoratori, consolidata da un secolo (valorizzata dalla Costituzione che all'art. 1 dichiara l'Italia fondata sul lavoro) e di valenza anche internazionale; 2 giugno, festa della nascita della Repubblica Italiana.
Credo non sia un caso che questo governo, retto da B & B, voglia cancellarle, avendo dimostrato finora di avere in dispregio l'unità nazionale, i lavoratori, e la liberazione dal nazifascismo, deridendone i valori e smantellandone le istituzioni.
Se fosse vero che si risparmia o guadagna tanto abolendo ponti e festività infrasettimanali, perchè non spostare alle domeniche più vicine, l'Epifania (6 gennaio), i Santi (1 novembre), l'Immacolata Concezione (8 dicembre) e S. Stefano (26 dicembre)? Queste feste di carattere religioso non sono legate ad avvenimenti storici con date precise, ma semplice frutto di tradizioni, credenze, dogmi discutibili e bolle papali; e comunque per chi ci crede si potrebbero festeggiare benissimo di domenica.
Quanto queste cancellazioni possano mettere in crisi il comparto del turismo e del commercio e giovare a quello dell'industria e della produttività, lascio agli economisti valutare. E mi sembra un calcolo un po' complicato e opinabile.
Ma la scelta politica di cancellare solo le 3 festività civili mantenendo quelle religiose, la trovo una pessima scelta politica, che anche al Capo dello Stato dovrebbe dispiacere.
PS A conforto delle mie osservazioni ho visto solo due articoli su Il Fatto Quotidiano, uno di Andrea Scanzi il 17 e uno di Gianni Barbacetto nel suo blog online
Visti i quotidiani cambi di versione, marce e retromarce su ogni capitolo del testo, le sorprese, soprattutto sgradevoli, sono sempre possibili .
PS A conforto delle mie osservazioni ho visto solo due articoli su Il Fatto Quotidiano, uno di Andrea Scanzi il 17 e uno di Gianni Barbacetto nel suo blog online
Aggiornamento del 10 settembre.
Pare che le tre feste civili siano salve. O almeno nella bozza di "manovra" approvata al Senato nei giorni scorsi non ce n'è più traccia. Ma non si sa mai.Visti i quotidiani cambi di versione, marce e retromarce su ogni capitolo del testo, le sorprese, soprattutto sgradevoli, sono sempre possibili .
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