Oddio, è la prima volta (dopo oltre un secolo, dopo le diatribe sull'ora di religione registrate all'inizio del '900) che un ministro osa fare una proposta del genere in Italia, dove l'ora di religione nella scuola pubblica è stata finora un tabù intoccabile, obbligatoriamente garantito dal Concordato mussoliniano del 1929 e da una facoltatività pochissimo rispettata con la revisione craxiana del 1984.
Proposta a mio parere giusta, sia pur tardiva, ma giustificata dal ministro con una motivazione solo parzialmente pertinente. L'ora di religione va tolta non solo perchè si è accorto adesso che la popolazione scolastica è ormai multietnica, al 30 o al 50%, ma perchè la scuola pubblica deve
essere aconfessionale, o laica che dir si voglia, anche se la popolazione scolastica fosse solo di italiani doc e di famiglia cattolica. Nessuna religione
deve essere favorita, o imposta in una scuola pubblica di un paese
democratico.
Catechismi e proselitismi si facciano nelle Chiese,
nelle parrocchie o nelle "madrasse" o altro luogo di culto.
La scuola pubblica deve educare alla conoscenza più ampia possibile
della storia di tutti i popoli, a cominciare dal nostro ovviamente,
deve dare almeno nozioni generali della storia delle religioni (mitologie, fatti
e misfatti compresi), e soprattutto recuperare l'educazione civica,
intesa come preparazione del cittadino rispettoso delle leggi e
partecipe della vita del proprio paese, con spirito di
collaborazione, solidarietà e integrazione, contro ogni fanatismo o
pretesa di verità assolute derivanti da un "credo", con
spirito critico e disponibilità al dialogo, al confronto e alla
discussione civile.
Ma temo che quello
del ministro Profumo sia il solito annuncio di buone intenzioni, che
domani si rimangerà a seguito delle proteste vaticane e di tutti i
baciatori di mani e anelli pontifici che albergano in questo
governo presunto "tecnico" e nei partiti fintamente laici che lo sostengono.
Mi conforta comunque che la maggioranza degli italiani sia favorevole all'abolizione dell'ora di religione, almeno stando a questo:
Mi conforta comunque che la maggioranza degli italiani sia favorevole all'abolizione dell'ora di religione, almeno stando a questo:
SONDAGGIO del Corriere attivato nel pomeriggio del 25 settembre 2012
Il ministro Profumo propone di rivedere l’ora di religione: sei d’accordo?
Sì 67.9% No 32.1% Numero votanti: 2843 alle ore 17,25 del 25 sett. /
COMMENTI 499 nella stessa proporzione tra favorevoli e contrari (in nome della nostra cultura, tradizione, esigenza di spiritualità, Concordato ecc...)
AGGIORNAMENTO DELLE ORE 17,30 DEL 26
Come previsto, il ministro Profumo, dopo le proteste di qualche cardinale e della solita Binetti, si è già rimangiato la proposta di abolizione dell'ora di religione, accusando i giornalisti di averlo frainteso. Ma noi cittadini abbiamo capito benissimo: in Italia non si muove foglia che il Vaticano non voglia.
** L'altra notizia di argomento religioso-politico ha scatenato furiose polemiche che si sono trascinate dall'11 settembre (guarda caso anniversario della distruzione e della strage delle torri gemelle a New York) ad oggi, con pesanti ripercussioni internazionali. Da quella data sono scoppiate e si sono susseguite manifestazioni di gruppi islamici contro ambasciate americane, e di altri paesi occidentali, in tante capitali del nord-Africa e del medio Oriente con gravi episodi di violenza, morti e feriti. A Bengasi, in Libia, sono stati uccisi l'ambasciatore americano Chris Stevens e altri tre funzionari USA. Altre vittime si sono registrate in varie località nel corso di altri assalti a sedi diplomatiche.
Il pretesto ufficiale dichiarato dai manifestanti è stato un filmetto di infima qualità che irride a Maometto, prodotto e messo in circolazione su internet mesi fa e di cui nessuno finora si era accorto e che probilmente nessuno dei manifestanti aveva visto, ma che improvvisamente ha fatto scattare in contemporanea in varie località la molla della protesta contro l'offesa arrecata al profeta dell'Islam.
Il pretesto ufficiale dichiarato dai manifestanti è stato un filmetto di infima qualità che irride a Maometto, prodotto e messo in circolazione su internet mesi fa e di cui nessuno finora si era accorto e che probilmente nessuno dei manifestanti aveva visto, ma che improvvisamente ha fatto scattare in contemporanea in varie località la molla della protesta contro l'offesa arrecata al profeta dell'Islam.
Per difendere il principio della libertà di stampa è seguita poi la pubblicazione in Francia di vignette che raffiguravano Maometto sul periodico satirico Charlie Hebdo. Quindi, altre manifestazioni di protesta islamiche, tra le quali una a Milano, pacifica ma molto determinata a difendere l'intoccabilità del santo profeta Maometto.
Io di norma rispetto le manifestazioni pacifiche di
chiunque, ma condanno quelle violente. Rispetto le persone ma
rivendico il diritto mio e altrui di criticare o dissentire da
tutte le idee e convinzioni che non condivido, su temi laici,
politici o religiosi, anche con la satira, se fossi un vignettista
di mestiere. Quello che non accetto è che si consideri ancora le
religioni un Tabù intoccabile.
Perchè si possono confutare tutte le
teorie filosofiche e scientifiche ma non quelle religiose, che si
basano su misteri e presunte verità "rivelate" e trascritte millenni fa, valide solo per chi
ci crede?
Personalmente mi preoccupa assai vedere donne velate e uomini barbuti
che in nome della loro religione islamica rivendicano il diritto perfino di
uccidere chi critica le loro convinzioni religiose o non riconosce
qualifica di "sacralità" al loro "profeta" e al loro "libro". Liberi loro di crederci, ma devono essere liberi tutti gli altri di non crederci e confutarne contenuti e prescrizioni.
Mi
preoccupa ancora di più vedere che a Milano a manifestare ci
fossero tanti giovani islamici che, pur pacificamente, ripetevano
però gli stessi slogan dei loro vecchi maestri. Sono venuti qui, e in molti casi vi sono nati e cresciuti, nei
paesi occidentali evidentemente perchè non trovavano nei loro paesi
soddisfacenti condizioni di vita sul piano economico e politico.
Perchè allora vogliono portarsi dietro e instaurare anche qui quei limiti alla libertà di pensiero, parola e stampa che hanno soffocato e mantenuto
arretrati tanti dei loro paesi originari?
Sapessero costoro quante volte io mi sento offesa nella mia sensibilità e nella mia intelligenza dalle valanghe di bugie, oscenità, violenze gratuite che i mezzi di comunicazione diffondono.... Ma non vado ad assaltare sedi di giornale o TV e non ammazzo giornalisti, politici o editori; giro pagina o cambio canale, o non
compro il giornale e non vado a vedere il film che ritengo volgare o stupido.
Per quanto io sia sempre critica contro le invadenze vaticane passate e presenti e non sia d'accordo con la politica USA di "esportazione della democrazia", noto una eccessiva acquiescenza alla invadenza e alle pretese islamiche, tra l'altro spesso ispirate da gruppi terroristici che vorrebbero "esportare la teocrazia" e imporre, col ricatto della paura suscitata da azioni violente e stragi, la sharia come legge dello Stato nei paesi a maggioranza islamica che ancora non l'hanno adottata, e istigare tutti gli islamici residenti nei paesi occidentali a pretendere di influenzare i relativi governi e ottenere sempre maggiori spazi e poteri e l'instaurazione di usi e costumi e idee che ci riporterebbero al Medioevo e alla limitazione di libertà e diritti umani faticosamente conquistati.
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