Ma poichè la speranza è sempre l'ultima a morire, e per tutta la vita ho coltivato la convinzione che gli assenti hanno sempre torto, e la partecipazione è doverosa e indispensabile per la sopravvivenza della democrazia, ci sono ricascata. Ed eccomi quindi a spulciare tra i curriculum dei candidati. Finchè sembrava che a "correre" fossero solo Bersani e Renzi, il mio interesse alla partecipazione era pari a zero; infatti vedo Bersani come un "usato sicuro", sicuro che nulla cambierà perchè da sempre ostaggio di D'Alema , e lo sfidante rampante Renzi, come ho già scritto, è troppo bramoso di salire su poltrone sempre più alte, senza avere peraltro l'autorevolezza, lo spessore morale e la coerenza necessari per ricoprire la carica di Presidente del Consiglio.
Vendola è un abile affabulatore e promotore dei suoi sogni ma non mi convince e Tabacci è persona valida ma non può rappresentare il centrosinistra.
Poi ho scoperto l'esistenza di una nuova candidata, Laura Puppato, e mi sono tirata un po' su il morale. Vista la sua figura di donna seria, determinata e capace, con un curriculum politico non troppo importante ma sufficiente per poter esibire una buona esperienza, come sindaco e consigliere regionale del Veneto, mi sono detta: perchè non appoggiare proprio lei?
Naturalmente, la prima obiezione che mi è venuta in mente, e che altri mi hanno fatto osservare, è che questa outsider è praticamente sconosciuta e non ha alcuna possibilità di vincere, a fronte di concorrenti noti da decenni attraverso stampa e Tv, con migliaia di sostenitori organizzati ed esperti.
Ma questo non mi ferma, perchè un voto non è mai
inutile, anche se è per una persona o una parte che prevedibilmente
potrà essere in minoranza; perchè è sempre l'espressione di una
volontà, di un indirizzo, di una testimonianza, e può servire ad aprirsi
a nuove idee e contributi. Non è buona politica ritirare fuori il
refrain del "voto inutile" o "sprecato", che
viene regolarmente usato come argomento dai 2 candidati più forti,
conosciuti e organizzati, perchè ognuno teme che si "portino
via" i voti a lui.
Se le primarie devono essere solo una corsa a
due, tra Coppi e Bartali, guelfi e ghibellini, o Milan-Inter, lo si
metta come regola e si accettino solo due candidati (scelti dalla gerarchia del partito?) con
turno unico. Ma così si snatura il senso e lo spirito delle primarie
aperte a doppio turno, e soprattutto non si dà la possibilità di
mettersi in gioco e farsi conoscere a forze nuove e diverse.
E intanto siamo arrivati alla prima esibizione pubblica di tutti e 5 i candidati con un confronto sulla TV di Sky , e tutti gli spettatori hanno potuto così conoscere dal vivo anche la Puppato,"donna invisibile" tenuta finora in quarantena e ignorata dagli organi di stampa e dallo stesso Pd di cui pure è esponente a livello di direzione nazionale.
Adesso imperversano su tutti i maggiori giornali le pagelle e le classifiche dei "vincitori" del confronto, in cui la mia candiadta occupa naturalmente il penultimo posto, con percentuali che vanno da un minimo di 3 ad un massimo di 12. In cima alle classifiche ci stanno ovviamente i più noti: Bersani (per l'Unità), Renzi (per il Corriere), Vendola (per Il Fatto), con posizioni e percentuali diverse.
Ma io credo sia più
corretto dire che non ha"vinto" nessuno, ma ognuno dei
candidati ha mostrato una sua ottica e un diverso aspetto della
galassia del centrosinistra. A suo modo anche il centrosinistra si è
dimostrato un "movimento a 5 stelle", con "stelle"
più o meno brillanti, nuove o meno nuove, ma comunque in grado di
fornire una dignitosa prospettiva politica. Non darei troppo peso
alle classifiche compilate da vari giornali. E' evidente
che ognuno dei lettori ha votato per il candidato che gli era già più
congeniale o vicino alle sue idee, a prescindere dalla prestazione
televisiva.
Io tifavo, e tifo, per la Puppato e nonostante la
difficoltà di un dibattito rigido e ingessato a colpi di domande e
risposte ingabbiate in tempi stretti, mi sembra abbia superato bene
l'esame e sia risultata convincente e possa ben rappresentare una
figura nuova di donna in politica capace e autorevole. Parte
svantaggiatissima a fronte della popolarità degli altri candidati. Ma proprio per questo andrebbe incoraggiata e
sostenuta da chi aspira a realizzare un'idea diversa e migliore di
Paese.
Non
so se anche i fan del rottamatore Renzi siano teleguidati (come pare sia lui , via sms...), ma è
evidente che sono già tutti mobilitati e all'opera per rottamare da
subito per prima l'outsider Laura Puppato. Non sia mai che questa,
sconosciuta fino a ieri, si sia guadagnata qualche consenso con la
sua prima prova di confronto televisivo e porti via qualche voto che
potrebbe servire per la marcia trionfale del rottamatore verso la
vittoria!
Dunque all'opera "compagni" renziani e prendiamo
il primo pretesto che ci capita; è bastata una osservazione della Puppato nel
dopopartita di critica contro il nuovo idolo (appunto per l'uso del telefonino in trasmissione), enfatizzata dalla stampa, e da subito è partita la macchina del fango da scagliare
addosso alla malcapitata, in perfetto stile veteroberlusconiano.
Rilevati ieri sera sul Corriere sotto l'articolo a lei dedicato, questi complimenti :
"pupo", "bambocciona che dice bischerate", "vada
a far torte","figura miserabile", "banalità da
comare", "ignorante tecnologica", "vecchia
dentro", "ritirati", cercatrice di poltrone... e via
dicendo. E guarda caso il sondaggio del Corriere vede una grande
prevalenza di voti per Renzi.
Sul sito della stessa Puppato altra
tattica, ci si presenta come un quasi simpatizzante, poi si tira la
frecciata, magari più soft ma sempre nella stessa direzione. Già
Renzi non mi piaceva da prima, adesso che vedo all'opera i suoi fan,
o il suo tecnologico staff, stravedo per la Puppato.
Se questi sono i
"moderati" i cui voti Renzi si porterebbe dietro da destra al
centrosinistra, quelli che tacevano o approvavano Minetti, Carfagna, Brambilla e Santanchè e
ora insultano una candidata come la Puppato, la prospettiva per la futura "identità" del centrosinistra e del PD la vedo
buia.
Nessun commento:
Posta un commento