Non sto a riportare qui tutta la sua biografia, che si può trovare su Wikipedia (*) e su tanti articoli di giornali rintracciabili dai motori di ricerca su internet, oltre che sulle decine di libri e pubblicazioni scientifiche da lui scritti.
In estrema sintesi voglio ricordare solo il ruolo fondamentale che ha avuto nella lotta contro i tumori, terapia e ricerca, in particolare introducendo una pratica chirurgica innovativa e meno invalidante nella asportazione del tumore al seno.
Laureato in medicina e
chirurgia all’università statale di Milano nel 1952 e dopo alcuni
soggiorni all’estero è entrato all’Istituto nazionale dei tumori
come volontario, diventandone direttore generale nel 1975. Nel 1965
ha partecipato alla fondazione dell’Associazione italiana ricerca
sul cancro (Airc) e ha fondato nel 1982 la scuola europea di
oncologia. È stato anche socio fondatore dell’Associazione
italiana di oncologia medica (Aiom). Tra i suoi numerosi incarichi,
anche quello di presidente dell’Organizzazione europea per la
ricerca e la cura del cancro dal 1985 al 1988. Nel 1991 ha fondato,
diventandone direttore scientifico, l’Istituto europeo di oncologia
(Ieo). Nel 2003 è stata anche istituita la Fondazione Umberto
Veronesi. Numerosissimi i suoi studi relativi soprattutto al cancro
al seno: Veronesi è infatti stato il primo a promuovere il
rivoluzionario approccio della cosiddetta chirurgia conservativa per
la cura dei tumori mammari, dimostrando come la tecnica della
quadrantectomia garantisse livelli di sopravvivenza alle pazienti,
purché abbinata alla radioterapia, analoghi a quelli ottenuti con
l’intervento più invasivo di asportazione della mammella, la
mastectomia.
Ma non è mai mancato anche il suo impegno di cittadino nella società, attivo per tanti altri aspetti. Dalla sua partecipazione giovanile alla Resistenza, alla sua adesione al partito socialista negli anni '80, fino al suo impegno come Ministro della Sanità nel 2000/2001 col governo Amato II, battendosi in particolare per la approvazione di una legge contro il fumo nei luoghi pubblici; Senatore tra il 2008 e il 2011, eletto col Partitpo Democratico
Numerose le battaglie civili per sostenere proposte in vari campi, soprattutto per la difesa di "diritti civili" secondo una ottica laica, avendo abbandonato presto la sua iniziale formazione cattolica, per dichiararsi apertamente agnostico.Vivendo quotidianamente a fronte della sofferenza di tanti e in particolare dei bambini malati di cancro, fu poi sempre convinto della "non esistenza di Dio" ; si è battuto, oltre che per curare, anche per cercare di alleviare le sofferenze inutili con opportune terapie e anche appoggiando le proposte per il diritto alla libera scelta di interrompere le cure quando non ci sia più speranza di guarigione e dignitosa sopravvivenza. Favorevole a sottoscrivere un "testamento biologico" e anche all'eutanasia; e coerentemente con le sue idee, negli ultimi giorni si è lasciato morire senza inutili prolungamenti terapeutici, avendo compreso di essere comunque alla fine
U.V. Il diritto
di morire. La libertà del laico di fronte alla sofferenza, Milano,
Mondadori, 2005
Umberto Veronesi, Alain
Elkann, Essere laico, Milano, Bompiani, 2007,
U.V, Il diritto
di non soffrire. Cure palliative, testamento biologico, eutanasia,
Milano, Mondadori, 2011
Favorevole a suo tempo alla promulgazione della legge 194 sull'aborto e poi alla introduzione della pillola RU 486, ha preso posizione anche per sostenere i benefici di una alimentazione vegetariana e per la legalizzazione delle droghe leggere; sul nucleare, gli Ogm, gli incenereitori ha espresso pareri non da tutti condivisi. Ma questo non significa nulla. Si può essere d'accordo in tutto o solo in parte con una persona; ma questo non deve distogliere dall'apprezzare i suoi grandi meriti, che prevalgono su ogni altra considerazione su aspetti secondari e discutibili.
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