giovedì 21 marzo 2019

Stragi compiute e stragi mancate (per fortuna). Per Allah, Dio, e ora contro Salvini.

Non c'è più bisogno dell'ISIS, Stato islamico con base territoriale  in Medio Oriente, per organizzare o ispirare stragi di innocenti scelti a caso in Europa. Il virus dell'odio contro l'Occidente, seminato e diffuso nelle teste  di milioni di persone nel mondo intero, musulmani, ma anche "cristiani" di supporto, ha già fatto tante vittime ( vedi 
https://www.ednh.news/it/cronologia-degli-attacchi-terroristici-in-europa-dal-2004-al-2017/ ).

E stava per farne ancora, ieri, in Italia, finora risparmiata, forse proprio per la sua politica (fino allo scorso anno) di accoglienza indiscriminata e di porte e porti aperti a qualunque "migrante" clandestino vi entrasse e volesse circolare liberamente, terroristi e criminali compresi.
E non c'è più nemmeno bisogno di gridare Allah Akbar, basta gridare contro Salvini, Ministro dell'interno italiano, che il più famoso degli intellettuali nostrani, l'antiitaliano Saviano, ha  bollato come "ministro della malavita", seguito da emuli "di sinistra" una  sinistra così cieca da portare ogni giorno consensi e voti alla destra e ...a Salvini.
Ma stavolta la campagna antiSalvini ha avuto un effetto ben più grave, nei suoi presupposti e nelle intenzioni, che fortunatamente non si sono realizzate, grazie alla prontezza dell'intervento delle  forze dell'Ordine, i Carabinieri in particolare, chiamati da un ragazzino col cellulare.
 Fatto gravissimo, perchè un autista di origine senegalese, pur con cittadinanza italiana e un lavoro e famiglia qui dal 2004, colpito dal succitato virus, geneticamente modificato e adattato in loco dalla propaganda imperante in Italia, ha improvvisamente pensato bene di sequestrare  sul pullman che guidava, 51 ragazzi di 2a media e i due insegnanti, ha legato loro le mani con legacci di plastica, ha sequestrato i loro telefonini, ha cosparso di benzina il pullman, li ha tenuti come ostaggi per 40 minuti andando  verso l'aeroporto di Linate, con l'intento dichiarato di bruciarli poi tutti "per protesta contro Salvini e Di Maio colpevoli dei migranti morti in mare e in Africa".
 E grazie a un ragazzino che il suo cellulare se l'era tenuto nascosto, sono stati avvertiti carabinieri e genitori che, dopo un'iniziale incredulità pensando a uno scherzo, sono poi intervenuti con  pattuglie diverse, bloccando  il folle e facendo uscire i ragazzi in tempo, mentre il pullman iniziava a prendere fuoco.
Mi vengono i brividi  al solo pensare a quel che sarebbe successo se i carabinieri non fossero arrivati in tempo e i 51 ragazzi fossero stati bruciati vivi!!
NO! signori della politica e della stampa non si può continuare a scherzare col fuoco, a soffiare sul fuoco,  per  estremizzare e strumentalizzare tutto solo in funzione di una ipotetica, e spesso controproducente, propaganda di partito. In certi momenti, e a sentire certi interventi di politici, giornalisti, prelati  e improvvisate Ong pro immigrazione  senza limiti  da Africa e Asia, mi par di essere ritornata agli anni'70  e ai tempi della strategia della tensione e  del sostegno mediatico di certa sinistra alle eversive "Brigate rosse" (mentre altri  nell'ombra sostenevano eversive brigate "nere").

Il problema della gestione della immigrazione recente di clandestini scaricati forzatamente sul nostro territorio, nonchè degli immigrati dei decenni scorsi, è un problema serio  che va affrontato con serietà, tenendo presente in primo luogo l'interesse  dell'Italia e degli italiani nelle sue implicazioni, sociali ed economiche e di sicurezza, nelle sue cause e nei suoi effetti, che possono essere anche devastanti per gli immigrati  stessi. Come ha dimostrato questo gravissimo fatto compiuto da un immigrato  senegalese con regolare cittadinanza italiana, apparentemente tranquillo ma evidentemente mal integrato nella sua testa, che ha preso alla lettera le quotidiane accuse delle opposizioni politiche contro Salvini come responsabile dei migranti morti nel mar Mediterraneo, e, per vendicarli e "fare un gesto eclatante", se l'è presa , non con un attentato contro Salvini, ma con 51 bambini italiani (tra i quali anche vari figli di immigrati) con l'intenzione di bruciarli vivi; imitando la stessa assurda e folle modalità stragista del terrorismo islamico, che colpisce innocenti a caso per colpire l'Occidente.


E non va dimenticato anche l'altra strage, riuscita,  compiuta  nei giorni scorsi in Nuova Zelanda, dove un "suprematista bianco" australiano, altrettanto folle e più organizzato e armato, ha ammazzato 50 persone , di religione islamica intente a pregare in due moschee, per vendicare  tutti  i bianchi morti  nelle stragi islamiche, protestare contro l'immigrazione  massiccia favorita da  legislazioni e comportamenti troppo compiacenti e permissivi, "onorare " gli "eroi" di secoli fa che combatterono contro l'Islam, celebrati sui manici dei mitra con un  miscuglio di citazioni storiche (oltre al contemporaneo maceratese Traini) che più confuse non si può.

Ci mancava anche questo delirio di "uomo bianco ordinario"per aumentare la confusione e la destabilizzazione di questo Occidente masochista. Ecco un nuovo esempio, anche se di "colore" e "messaggio" diverso da quelli precedenti islamici, di terrorismo criminale e idiota (le due cose viaggiano spesso insieme). Oltre ad uccidere decine di persone innocenti solo per la loro appartenenza religiosa ( e questa è la colpa più grave), questo "antiimmigrati" anti- islamici col fucile e il boomerang ha offerto un ottimo pretesto agli islamici integralisti e malintenzionati per presentarsi di nuovo al mondo come vittime di razzismo, far dimenticare il terrorismo islamico e le stragi nelle chiese cristiane, e ottenere così un ulteriore pretesto per mea culpa nostrani, la presidente islandese che si mette il velo davanti agli islamici, consenso mediatico per chi vuol favorire l'immigrazione incontrollata e senza limiti, nel nome del "siamo tutti uguali, vogliamoci bene.. porte aperte.. è colpa nostra di tutto ecc.…", (con eccessi di zelo autolesionistico e di subordinazione psicologica nei confronti dell'Islam che poi provoca questo genere di reazioni nelle menti più squilibrate). Effetto collaterale secondario ma di forte efficacia controproducente per la "causa" che questi folli "suprematisti bianchi" vorrebbero propagandare.
Vanificando così la giusta causa di chi vorrebbe semplicemente una regolamentazione dell'immigrazione nei limiti della legalità e della sostenibilità economica, sostenuta da reale volontà reciproca e capacità di integrazione nella società occidentale, per contrastare l'espansione dell'ideologia/religione/politica islamica, nei suoi aspetti più retrogradi, invasivi e socialmente pericolosi, sul piano culturale e politico, senza imbracciare fucili e coltelli e taniche di benzina.

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