sabato 6 febbraio 2010

Religione e ragione: separati in casa, alleati o nemici?

Lo scienziato Umberto Veronesi a Sky Tg24 pomeriggio:
«La religione impedisce di ragionare» «La religione, per definizione, è integralista, mentre la scienza vive nel dubbio, nella ricerca della verità»
Così era intitolato un breve articolo , tipo comunicato di agenzia, pubblicato sul Corriere online il 4 febbraio scorso, come sintesi di una intervista. Apriti cielo! Con un titolo così , fideisti e razionalisti, "ultras cattolici" e "laicisti" si sono scatenati. Nel giro di poche ore i commenti dei lettori sono arrivati a decine, chi con battute telegrafiche e chi con più estese argomentazioni. Il forum è poi stato chiuso, e l'articolo archiviato, la sera stessa con 417 commenti. Non sono riuscita a contare se fossero in prevalenza gli uni o gli altri.

Da una parte si andava da un "Bravo Veronesi, finalmente qualcuno che ha il coraggio di dire quel che pensa della religione senza ipocrisie ed equilibrismi per timore di essere sgridato dai vescovi", alla classica definizione della "religione oppio dei popoli", alla contestazione dei dogmi che la Chiesa ha imposto ai credenti nel corso dei secoli, alle colpe storiche della Chiesa contro la libertà di pensiero in ogni campo.

Dall'altra , i credenti scandalizzati da tanto ardire, pronti a rovesciare su Veronesi l'accusa di arroganza e presunzione con espressioni tipo "ma come si permette? ma faccia il suo mestiere e non parli di quel che non sa" ; e altri solleciti nel tentare di dimostrare le colpe e gli errori della scienza e della ragione.

http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/10_febbraio_04/veronesi-religione-ricerca_0dbc44c2-11a1-11df-806e-00144f02aabe.shtml

L'argomento non è stato trattato da altri giornali, almeno quelli che ho visto online, a parte Il Giornale della famiglia Berlusconi che vi ha dedicato subito un articolo di confutazione firmato da George Israel. Il tutto è stato riferito dal sito dell'UAAR (Unione Atei Agnostici Razionalisti), che ha raccolto gran numero di commenti in proposito (312), ovviamente, dato il tipo di lettori, quasi esclusivamente di plauso per Veronesi. L'articolo, leggibile al link

http://www.uaar.it/news/2010/02/05/veronesi-scienza-religione-sky-tg-24-polemica/

mette in evidenza come sul comunicato pubblicato dal Corriere online si sia un po' troppo sbrigativamente riferito e titolato l'intervista di Veronesi, col risultato di estremizzarne i concetti e suscitare anche critiche non meritate. Si invita quindi a sentire il video dell'intervista completa.

Chi ha tempo e voglia può documentarsi e sentire le varie voci su questo tema, che suscita tante passioni contrastanti. Io mi limito ad aggiungere alle mie considerazioni sulla laicità già espresse in altri post, alcune osservazioni riguardo ai commenti dei difensori della religione che non mi hanno convinto.

In primo luogo non trovo pertinente che si voglia negare al prof. Veronesi il diritto di criticare le religioni, come se avessero diritto di parlare di religione solo i teologi, gli ecclesiastici e i credenti. Se c'è un argomento per il quale ognuno di noi , professore o operaio, laureato o analfabeta, ha diritto di dire la sua è proprio quello della religione, che praticamente ci viene imposta appena nati col battesimo e di cui si pretenderebbe poi da ognuno l'osservanza per il resto della vita. Dove sta scritto che bisogna accettare la pratica di una religione senza obiezioni e che non si possono spiegare pubblicamente le ragioni per cui non ci si vuol sottomettere alle sue regole , contenuti e dogmi, in tutto o in parte? Non siamo forse in paese democratico? Che dire allora delle reiterate accuse e critiche sprezzanti che il papa e i vescovi muovono contro il relativismo, l'ateismo, o l'agnosticismo? Che dire dei loro quotidiani interventi per sentenziare o imporre la loro idea di come deve essere la famiglia, di come si deve nascere e di come e quando si deve morire, quando loro non hanno voluto crearsi una famiglia, non hanno figli, non sono medici, nè ginecologi? Che ne sanno di tutti questi problemi, materiali ed etici, che ognuno di noi comuni mortali deve risolvere?

Altro argomento preferito dai "fideisti" è l'affermazione della supremazia della "verità" proclamata dalla religione rispetto alla ragione e alla scienza. Si dice infatti che la scienza può solo spiegare e descrivere cose ed eventi del mondo reale, ma la religione spiega il perchè e dà un senso soprannaturale alla vita; quindi le verità di una religione sono più importanti e superiori delle verità, opinabili e variabili, che la ragione umana e la scienza possono raggiungere .

Ma qui sta invece, per me, il punto dolente. Anche le "verità rivelate" delle religioni sono opinabili e variabili, da un luogo all'altro della terra. Le risposte ai perchè della vita che le religioni offrono si basano sulla fiducia individuale, sul sentimento , sulla speranza che si realizzino le promesse. Ma sono certezze e verità solo per chi ci crede. Il "mistero della fede", l'indefinibile Dio che sta nell'alto dei cieli e lascia all'uomo il libero arbitrio di commettere qualsiasi nefandezza, ma secondo un suo disegno "imperscrutabile", non spiegano un bel nulla; danno speranze e promesse in uno sconosciuto "Regno dei cieli" nell'al di là e risposte preconfezionate e dogmatiche per il "di-qua" che il credente deve accettare per buone. Prendere o lasciare.


Ma chi non ne è convinto deve avere tutto il diritto di lasciare; e non per questo deve essere considerato inferiore, o superiore, o incapace di dare un senso morale e un altro tipo di fede e valori etici alla propria vita.
Religione e ragione per molte persone possono certamente anche convivere pacificamente, o procedere su binari paralleli che vanno nella stessa direzione. Ma ci sono molti momenti nella vita in cui le risposte della religione, e dei suoi portavoce istituzionali, non collimano con quelle della ragione, della scienza e della propria coscienza, e ognuno di noi ha diritto di poter scegliere se far prevalere le une o le altre.

3 commenti:

  1. Un ottimo post che condivido in pieno! :)

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  2. Grazie della condivisione. Purtroppo viviamo in un paese nel quale a voler ragionare e decidere per sè con la propria testa siamo in pochi e mal visti.

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  3. Religione e ragione: separati,alleati, o nemici?
    Io dico che dovrebbero essere alleati. Purtroppo l'orgoglio umano "che è la radice dell'errore" spinge l'uomo a mettersi in competizione e a far prevalere la propria veduta. La realtà invece è che abbiamo bisogno gli uni degli altri e tutti quanti insieme crescere verso Colui che è la Verità assoluta, cioè Cristo, Purtroppo alcune religioni, hanno preteso di essere gli unici portatori di tutta la verità escludendo chi diceva cose diverse, commettendo così molti crimini,ed a pagarne le conseguenze è sempre Gesù Cristo che a causa degli errori delle religioni che dovrebbero rappresentarlo non viene preso in considerazione. Un vero cristiano non segue mai tutte le regole e pratiche di una religione, ma va avanti prendendo tutto ciò che c'è di vero dalla religione, dalla scienza e da ogni altra parte. Il bene ed il male, in proporzioni diverse, sono ovunque, e tocca ad ognuno personalmente separarli, restando comunque cosciente che l'unico a non aver commesso errori e a sconfiggere il male è stato Gesù Cristo. Comunque condivido molto di quello che dici, compreso il fatto di ragionare con la propria testa, Cristo stesso diceva: chi non agisce per propria convinsione sbaglia. Non mi dilungo, cito solo due passi. Il capitolo 12 di (1 Corinzi) ed il capitolo 4 di (Efesini)
    UN saluto Carmela

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