E' la foto del giorno, e suscita in me la ennesima crisi di rigetto. Vedere ancora questo funambolico e pluriinquisito presidente del Consiglio che, con la faccia più tosta che mai, si presenta con la guancia coperta da un gran cerotto (superfluo secondo il suo stesso medico) e in mano il disegnino con due bilance della giustizia, di cui una piuttosto pendente, dà la misura di cosa è capace quest'uomo, per ingannare l'opinione pubblica e salvare se stesso.
Mentre rifila al Paese una "Riforma" scritta con la penna intinta nel veleno per dividere e depotenziare la magistratura e renderla più dipendente dal potere dei politici, prende in giro il popolino degli ingenui coi disegnini da terza elementare, per dare a intendere che lui vuole una giustizia dove i poteri di accusa e difesa saranno di pari peso. Balla stratosferica perchè leggendo i punti salienti della riforma non risulta proprio che questo possa accadere con tali provvedimenti. E' tutto un gran polverone, in cui insieme a qualche indicazione in parte condivisibile, ci sono sostanziali macigni che intralceranno il percorso della giustizia, la renderanno più costosa (2 CSM!?) e lenta, più dipendente dal potere del Parlamento e dal Ministro della giustizia, e quindi dei partiti politici; limiteranno l'obbligatorietà dell'azione penale, forniranno ai delinquenti molte possibilità di sfuggire alla condanna, se riescono a farsi assolvere in primo grado.
Il tocco da maestro del tarocco l'ha dato poi facendosi fotografare con la faccia incerottata, avendo deciso di farsi operare alla mandibola per i postumi (veri o presunti...) del colpo ricevuto un anno e mezzo fa dalla statuetta lanciatagli dallo squilibrato Tartaglia. Che avesse problemi alla masticazione non se ne era accorto nessuno, vista la quantità di pranzi e cene con festino (e bunga bunga) a cui ha partecipato nel frattempo. Ma lui ha detto che questo intervento era necessario ed era stato consigliato da oltre un anno e solo ora ha trovato il tempo per farlo. Proprio ora che deve cominciare, finalmente, a presentarsi ai 4 processi in cui è oggetto di denuncia, e nel momento in cui presenta la sua mefistofelica "riforma" della giustizia.
Presentarsi al pubblico e ai giudici con la faccia incerottata e l'espressione sofferente, da vittima sacrificale, fa sempre effetto. Soprattutto per far dimenticare foto e intercettazioni a luci rosse e le sue feste da basso impero allietate da donnine discinte e fameliche in quantità industriale.
Per non parlare delle scandalose leggi in materia di giustizia ad personam già fatte e degli impegni promessi e mancati e dei problemi nazionali veri e mai risolti
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