Le foto della faccia insanguinata e dello sguardo stravolto di Berlusconi hanno fatto il giro del mondo, suscitando viva impressione e anche l'umana solidarietà di tanti critici e avversari politici del premier. In Italia i messaggi e le manifestazioni di solidarietà sono stati tanti, a partire dal Capo dello Stato e dal segretario del PD, Bersani, che si è recato personalmente all'ospedale S. Raffaele di Milano, dove il premier era ricoverato, per fargli visita, portargli i suoi auguri e manifestargli pubblicamente la unanime condanna dell'aggressione a nome del partito. Bel gesto, apprezzato dagli esponenti della maggioranza, che hanno però anche colto l'occasione ghiotta per infierire su Di Pietro e la Bindi, che avevano avuto l'ardire di aggiungere, nei loro interventi di condanna dell'aggressione, anche un accenno al contributo dato alla campagna di odio dallo stesso premier, con i suoi attacchi violenti contro magistrati, stampa, CSM e altre istituzioni, espressi con vigore nei giorni precedenti e nel corso della stessa manifestazione del PDl milanese dalla quale era appena uscito la sera dell'aggressione.
Apriti cielo! non l'avessero mai detto! Tutti dovevano cantare nel coro le lodi del premier e indicarlo come vittima dell'odio di una (inesistente o impotente) "sinistra". Anzi il PD, se voleva riscattarsi agli occhi della maggioranza di governo, doveva rompere subito i rapporti con Di Pietro e affrettarsi a fare urgentemente le riforme costituzionali "condivise", specie quelle sulla giustizia, tanto bramate da Berlusconi e auspicate e benedette da Napolitano.
Riecco quindi rispuntare D'Alema con il suo elogio dell'inciucio in una intervista al Corriere della sera, ed Enrico Letta, che ogni giorno lancia messaggi d'amore all'UDC e critiche a Di Pietro. E Bersani che fa e che dice? E' assente, in vacanza in USA, mentre il PD è allo sbando , senza una guida e una linea in varie regioni dove non si trova un accordo sui candidati da presentare alle prossime elezioni regionali.
L'ultimo segno di vitalità 2009 Bersani lo dà il 23 dicembre, prima di partire con l'augurio di buon 2010 agli italiani sul PDNetwork. Al che io gli ho replicato.
Da italiana ringrazio Bersani degli auguri all'Italia, che ne ha bisogno. Ma anche Bersani ha bisogno di auguri e soprattutto ha bisogno di dosi massicce di ricostituente, vitamine e ferro - mi si perdoni la battuta- per trovare la forza di combattere contro un avversario infido e potente, e pure per resistere alle pressioni di quanti, in modo diretto e indiretto, stanno cercando di trascinarlo ad una politica di resa sostanziale. Non lo si vuol chiamare "inciucio" ma "confronto" o "dialogo", ma sempre inciucio è, dannoso e mortifero per il PD, dannoso per l'Italia, che dal berlusconismo ha già subito tanto danno e ancor più ne subirà, e a lungo, se anche il PD acconsentirà a fornire un salvacondotto giudiziario al premier e appoggerà false riforme.
- Dimesso dall'ospedale con un paio di cerotti sul viso, e dopo aver diffuso contraddittorie e confuse notizie su presunti interventi immediati di ricostruzioni dei denti rotti (?) e di possibili ricoveri successivi in clinica svizzera (poi smentito) per aggiustare il setto nasale rotto (?) il premier, rilassato e confortato da certificato medico che gli concede 15 giorni di riposo assoluto, non perde occasione per intervenire da casa sua via radio a confortare i suoi e ad annunciare al mondo che il suo è il partito dell'amore e che , con ritrovata modestia, toglierà dal suo inno la frase "meno male che Silvio c'è," per sostituirla con un democratico "meno male che noi ci siamo". Al che ho scritto da qualche parte:
Che ridere! Il lupo perde il pelo ma non il vizio. La convalescenza in periodo natalizio gli ha dato il tempo per pensarne altre due delle sue per blandire le folle dei sudditi adoranti: il " partito dell'amore" e la promessa di passare dall'io San Silvio al noi. Conversione sulla via di Damasco? Ma va là! Ottimo e astuto espediente per rubare un po' di scena al Papa, mostrarsi in veste di agnello sacrificale e usare anche lui, come il Papa, il "pluralis maiestatis"
- Al 31 dicembre si è aggiunto a reti unificate , il tanto preannunciato, ma solito, messaggio di fine anno del Presidente Napolitano, con il solito invito alla concordia e coesione nazionale per fare le famose "riforme condivise". Riforme ritenute tanto necessarie al Paese, ma viste con tanto sospetto dal tenace Tonino Di Pietro, il quale, pur approvando il significato e la buona intenzione pacificatrice del messaggio presidenziale, ha ritenuto opportuno mettere anche in guardia dall'uso strumentale e pro domo sua che la maggioranza di governo ne avrebbe fatto. Altro scatenamento di ire contro di lui da parte del Pdl (ovvio) , ma anche del "nostro" Enrico Letta e dei dalemiani che ora imperversano. Commento mio.
Ma Bersani dov'è, a dirigere una bocciofila?
Adesso Bersani sembra nascosto chissà dove e manda avanti Letta a criticare Di Pietro e l'Idv su giornali e Tv; poi c'è Latorre che ogni dì indica la linea delle "riforme condivise" dal PD (quali?, come? decise da chi?); poi c'è la Finocchiaro che ogni tanto "apre" su qualcosa; e sorvoliamo sulle esternazioni degli onnipresenti D'Alema, Violante e altri malassortiti della compagnia. Ma, di grazia, un povero elettore del PD vorrebbe sapere che ci sta a fare il segretario eletto del PD e se tutta questa gente che parla a nome del PD corrisponde a una linea e a decisioni prese democraticamente all'interno del partito, o se parla a ruota libera per preferenze personali. Continuiamo dunque ancora così, in ordine sparso e senza un minimo di coordinamento e di ascolto della base? Ma ancora si continua con la solfa che a criticare Berlusconi ( e qualche volta ad avanzare obiezioni sugli ambigui messaggi di Napolitano) si fa peccato e gli si fa un favore? Io credo che siamo l'unico paese democratico (??!!) in cui si pretende dall'opposizione il consenso forzato per quel che fa il governo, pena la scomunica del papa e del capo dello Stato.
Parole al vento, naturalmente.
- Ma il fatto più interessante e inquietante di fine anno è la nascita di un gruppo su facebook che sta diffondendo immagini e video dell'accaduto per avanzare dubbi sulla dinamica dell'aggressione a Berlusconi e sostenere la possibilità che si tratti di una simulazione o mistificazione, evidenziando particolari che potrebbero dimostrare che non di ferite vere si è trattato, ma di un trucco applicato sul viso da Berlusconi stesso con una manata di sangue raggrumato contenuto nel sacchetto nero che si è repentinamente portato sulla faccia.
Idea mostruosa, ma non priva di pezze d'appoggio.
Effettivamente, guardando le foto e osservando i comportamenti, i dubbi crescono. Sarebbe bello che la magistratura trovasse il coraggio di indagare a fondo su questa vicenda dell'aggressione e delle vere ferite di Berlusconi. Ma come potra' farlo senza essere accusata di comunismo..... E chi potra' andare a interrogare i medici del S. Raffaele di don Verze' notoriamente vecchio amico di Berlusconi....
.....Forse è inutile (la petizione avviata su facebook) perchè con la situazione che si è creata in Italia è diventato praticamente impossibile indagare su tutto ciò che riguarda il nostro premier nel passato remoto e in quello prossimo. Ma di elementi da chiarire ce ne sarebbero tanti. Se un fatto del genere avesse avuto per protagonista qualcun altro forse gli inquirenti avrebbero indagato un po' meglio e non si sarebbero accontentati di una superficiale e verbale ricostruzione dei fatti. Tanto per dirne una, oltre a tutte le contraddizioni già segnalate da altri: qualcuno ha provato a riprodurre la "scena del delitto" e vedere se e come era possibile colpire in faccia con precisione Berlusconi , in mezzo a quella calca, tra tante braccia alzate con macchine fotografiche in mano? Troppe cose non quadrano, ma non sapremo mai la verità.
Ma a me fanno ancor più paura, anzi un sentito disprezzo, i donnaioli bacchettoni che assommano i vizi degli uni e degli altri. E in Italia ce ne sono tanti, a cominciare da Berlusconi, perfetto esemplare di donnaiolo impenitente e orgoglioso di sè, che si fa fotografare col Papa, col crocifisso in mano, promuove il "famili day" e si dichiara portatore di valori cristiani . Più che significativa l'ultima foto del Nostro poco spinoziano premier: attorniato da due graziose signorine, faccia tappezzata da strani cerotti ballerini apparentemente al posto sbagliato rispetto alle ferite dichiarate, torta con disegno elegantemente allusivo al dito medio che il Signore di Arcore infila ridente a tutti noi poveri italiani, cornuti, mazziati e beffati , becchi e contenti. Grazie Presidente. Ma come e' buono lei , fondatore del Partito dell'Amore. il popolo dei Fantozzi sara' estasiato. Due punti in piu' di share se li è guadagnati anche con quest'ultima trovata, immortalata con la complicità di una giovane deputata innamorata .... della propria carriera . E poi ci lamentiamo delle volgarità del comico Beppe Grillo...... Se il capo del Governo italiano si diverte così!!!
Un paio di lettori si è poi complimentato col mio post; ma la tristezza per questo squallido fine 2009-inizio 2010 resta.
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