Farsa dopo
farsa, da San Remo a Roma, lo spettacolo continua, con tragicomica
finale.
Lungi da me difendere il "ribaltone" (??!!) provocato improvvisamente (e improvvidamente) da Renzi, ma quale "linea" può esprimere un Movimento che nell'arco di una giornata dice tutto e il contrario di tutto tra i diversi livelli di comunicazione, rappresentanza e decisione?
I parlamentari legittimamente eletti si riuniscono a discutere per decidere il da farsi al mattino alle 10 o giù di lì, e mentre loro discutono il padrone del marchio convoca a loro insaputa una consultazione - lampo di poche ore della mitica "rete" composta da 80.000 "utenti certificati" (bastano per rappresentare il "popolo" tutto?). Di questo mini-popolo risponde la metà al quesito, e questa metà si spacca a sua volta praticamente in due tra i sì e i no alla consultazione con Renzi.
Lungi da me difendere il "ribaltone" (??!!) provocato improvvisamente (e improvvidamente) da Renzi, ma quale "linea" può esprimere un Movimento che nell'arco di una giornata dice tutto e il contrario di tutto tra i diversi livelli di comunicazione, rappresentanza e decisione?
I parlamentari legittimamente eletti si riuniscono a discutere per decidere il da farsi al mattino alle 10 o giù di lì, e mentre loro discutono il padrone del marchio convoca a loro insaputa una consultazione - lampo di poche ore della mitica "rete" composta da 80.000 "utenti certificati" (bastano per rappresentare il "popolo" tutto?). Di questo mini-popolo risponde la metà al quesito, e questa metà si spacca a sua volta praticamente in due tra i sì e i no alla consultazione con Renzi.
Siccome hanno prevalso di stretta misura i sì, il padrone
extraparlamentare e pregiudicato Grillo (che nessuno ha votato ed eletto, ricordiamolo sempre quando accusa gli altri di non essere eletti e non credibili...), reduce dall'ultima
sceneggiata sanremese, insieme a due malcapitati capigruppo precari
pro tempore, è andato, di evidente malavoglia, a "sfogarsi" con
Renzi; dopo averlo sbeffeggiato, deriso e insultato fino a poche ore
prima, ha ripetuto la solita solfa sbattendogli in faccia quel che da mesi dice e scrive sul blog.
Ma perchè ci è andato proprio
lui e non ha lasciato che ci andassero i legittimi rappresentanti del
M5S? Non si fida di loro ? Non li ritiene all'altezza? Aveva paura che qualcuno dei suoi soldatini aprisse qualche spiraglio di condivisione su qualcosa?
Grillo, così
facendo, sta deliberatamente e ostinatamente distruggendo ogni possibilità di alternativa politica
credibile e attuabile, di cui ci sarebbe tanto bisogno; e quindi sta rendendo, ancora una volta, inevitabili le infauste "larghe
intese", e, con sempre maggiori probabilità, forse più con Berlusconi che col Nuovo Centro Destra.
"Nove minuti
divertentissimi" ha chiosato ieri Scanzi sull'ultimo suo pezzo falsamente spiritoso e penosamente giustificatorio sul Fatto Quotidiano. Divertentissimi per chi? Evidentemente per chi concepisce la
politica come spettacolo e considera un successo, o una "vittoria"
l'aver dato libero sfogo alle proprie invettive e agli insulti,
ritenendo siano giustificati da una base di critica motivata e nella convinzione che il proprio ruolo, nel Parlamento e nel Paese, a nome di un terzo degli italiani votanti, sia solo questo.
E quindi, cosa
abbiamo portato a casa? Cosa hanno guadagnato gli italiani da questa
disgustosa sceneggiata? Una migliore prospettiva politica? Una
proposta alternativa credibile e attuabile? Una risposta ai 60.000
artigiani e piccoli imprenditori disperati che hanno dignitosamente
protestato ieri? Figuriamoci! Niente di niente.
Anzi tutta la classe politica che rappresenta la maggioranza ora si sente più di prima legittimata a proseguire sulla strada intrapresa e a continuare a fare
quel che ha sempre fatto, perchè, con una opposizione così, Casta dirigenziale e nomenklature varie possono
dormire sonni tranquilli e farsi quattro risate, con Berlusconi in prima fila, insieme a Grillo e a
Scanzi che avranno ancora a lungo materiale divertente da mettere sui loro blog.
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