La storia ci ricorda che nel 1932 solo 15 su 1250 professori universitari si rifiutarono di firmare il giuramento di fedeltà al fascismo.
Si riconoscerà, col senno di poi, il coraggio, il merito e la lungimiranza di quei solitari 15, che ovviamente persero la cattedra, mentre gli altri 1235 la conservarono felicemente, contribuendo però a regalare all'Italia altri 13 anni di regime.
Non so se i nostri 11 ex AN perderanno, ora o fra un po', la poltrona. Di certo la conserveranno i 159 che si sono schierati in difesa del "benefattore" a cui la devono, come ha ben ricordato il fido Bondi.
Chissà a chi saranno grati i nostri posteri.
Un italiano su tre non ha votato alle ultime elezioni regionali probabilmente perchè non abbiamo più nè una destra nè una sinistra che parlino chiaro e siano coerenti nel fare, e nel dimostrare di avere un sia pur minimo interesse per il bene del paese.
Non sono finiana perchè non sono di destra (almeno nel senso comune che si dà a questo termine). Ma riconosco che Fini, sia pur con notevole ritardo (ma è sempre meglio tardi che mai), sta dando una lezione di coraggio e dignità politica che, comunque vadano le cose, dovrebbe servire - si spera - a porre un freno allo strapotere personale berlusconiano; anche se i rapporti di forza sono estremamente sbilanciati.
E Berlusconi le sue prove di forza le sta conducendo all'ultimo sangue e le sta vincendo tutte: contro la Magistratura e contro la stampa ( grazie anche all'ultima legge che limita le intercettazioni), contro il Capo dello Stato (che umilia in continuazione facendogli firmare tutto), contro la Chiesa e le sue regole di cui si fa beffe (vedi il caso della comunione) "comprandone" il consenso con favori elargiti a spese pubbliche , contro la tardiva opposizione di Fini, e così via.
Spero che questo serva di lezione e di incitamento al debole e addormentato Pd e ai frammenti sparsi della sinistra, per ritrovare anch’essi coraggio e dignità politica, per darsi un’identità, democratica, laica, legalitaria e solidaristica, e difenderla a viso aperto.
Non per mettersi a fantasticare ora di improbabili alleanze con Fini, Casini, Rutelli & C, ma per riconquistare innanzitutto la fiducia degli elettori , quelli mantenuti e quelli persi, puntando sulle forze e i meriti propri (se ne sono capaci…) e non solo sui demeriti altrui.
A Fini spetta l'arduo compito di riconquistare gli elettori delusi e astenuti di centrodestra (che pure sono stati tanti, pochi lo ricordano). Impresa difficile perchè avrà contro tutta la stampa e le TV di proprietà o di influenza di Berlusconi e pure questa Chiesa cardinalizia da potere temporale.
L'unica speranza: un risveglio delle coscienze di politici, giornalisti e cittadini che amino in primo luogo la democrazia e rialzino la testa e la schiena.
Ma ci credo poco, visti i precedenti corsi e ricorsi storici
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