Sicuramente parrà eccessivo a molti paragonare la folgorante presa del potere da parte di Silvio Berlusconi alla "Resistibile ascesa di Arturo Ui", il dramma che Bertolt Brecht scrisse pensando alla scalata al potere compiuta da Hitler. Ascesa che secondo lo scrittore tedesco avrebbe potuto essere fermata in tempo e che invece si compì grazie al sostegno e alla complicità di tanti.
Ma pur in tempi e con personaggi diversi, io trovo che in fondo le analogie sono tante, come sono tante le analogie con i metodi di conquista del consenso popolare praticati da Mussolini per la sua resistibile ascesa, diventata irresistibile grazie al sostegno e alla complicità di tanti, dal re Vittorio Emanuele III ai camerati e gerarchetti, ai deboli partiti socialcomunisti, liberali e popolari del tempo incapaci di accordarsi, al popolo credulone affascinato dall'uomo della Provvidenza, e alla Chiesa- istituzione più sensibile ai poteri forti che alla difesa dei deboli.
Lo stile di giornali attuali come "Libero" e "Il Giornale" è tale e quale quello a suo tempo usato da "L'Assalto" di Arpinati & C per insultare, aggredire e intimidire ogni avversario politico reale o potenziale o chiunque osasse non assecondare i disegni del Capo.
Non posso ovviamente sapere quanto e come durerà il "regime di Silvio I" (così credo si possa chiamarlo, dopo 17 anni dalla sua "discesa in campo", a malapena interrotti per qualche anno dalle deboli prestazioni dei bersagliatissimi governi di centrosinistra votati alla autodistruzione). Ma quel che è certo è che un gradino dopo l'altro la scala dei poteri l'ha già conquistata tutta e può guardare dall'alto i suoi sudditi e manovrarli come vuole, grazie anche, e soprattutto, al monopolio sui mezzi di informazione pubblici e privati di cui si è appropriato.
Eppure le occasioni e i motivi per fermarlo ce ne sono stati tanti, ma nessuno ha saputo o voluto tenerne conto.
Anche con le recenti elezioni regionali, che pur hanno rivelato un calo di voti e di votanti in assoluto per il centrodestra, il parallelo calo di voti e di votanti tra gli elettori potenzialmente di centrosinistra ha fatto sì che quello che poteva e doveva essere uno stop sul trionfale percorso berlusconiano , si sia trasformato in una nuova vittoria per Lui.
E sì che negli ultimi mesi ne sono sono venuti fuori dei fattacci che avrebbero dovuto deludere chi aveva creduto in lui e nel suo potere taumaturgico di "uomo del fare" (e del malaffare). Ma non è bastato. Non sto a ripetere quanto già scritto in post precedenti e in commenti in altre sedi; ormai sono talmente stanca di questa politica che non ho più nemmeno voglia di scrivere.
L'ultima delle amarezze (non dico delusione perchè da tempo non mi illudo più sul suo comportamento) è venuta ancora una volta da Napolitano che ha firmato a gran velocità la legge sul cosiddetto "legittimo impedimento" e subito il giorno dopo è ripartito in quarta a predicare per l'ennesima volta perchè si mettano tutti d'accordo, maggioranza e opposizione, per fare le ormai famose e fantomatiche "riforme condivise" che piaceranno a Berlusconi e serviranno a spianargli la strada per diventare addirittura il prossimo presidente della Repubblica.
Ma a che gioco sta giocando quest'uomo che ricopre la più alta carica istituzionale ed esercita il suo ruolo con un tempismo, un attivismo e uno zelo degno di miglior causa? Qual'è il fine recondito che si è prefisso (o che gli è stato imposto da accordi di cui non conosciamo la natura) per il suo settennato?
Perchè un ex comunista diventato capo dello Stato sta facendo di tutto per favorire la trasformazione della Repubblica italiana, fondata sulla Costituzione del 1948, in un regime autoritario asservito ad un personaggio come Berlusconi, con tanti conti aperti con la giustizia, frutto del peggior capitalismo, sostenuto dalla destra ex fascista più aggressiva e priva di valori e da una Lega disgregatrice dell'unità nazionale?
E perchè la Chiesa dei Ratzinger, dei Sodano, dei Bagnasco e dei Ruini sta facendo altrettanto? Invece di vergognarsi per gli scandali di pedofilia clericale che stanno spuntando ovunque come funghi, e tenuti nascosti finora, costoro fanno le vittime e gridano al complotto (come l'amico Berlusconi del resto).
E il popolo, o buona parte di esso, crede loro, e per sentirsi cristiano corre a vedere un lenzuolo medievale spacciato per sudario di Cristo, mostrando così un ben misero volto di un cristianesimo che fa prevalere ancora una volta poteri forti, sfoggio di cerimonie, culto delle reliquie, idolatrie e feticismi, invece di impegnarsi nella ricerca e nella difesa della verità, della moralità autentica e della giustizia per i più deboli .
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