Io certe cose non riesco più a sopportarle in silenzio. Da qualche parte devo pur esprimerla la mia indignazione (e la esprimo qui). Indignazione che mi è riesplosa stasera a sentire l'editoriale di Giampiero Ostellino, esimio giornalista del Corriere della sera, che al TG 1 delle ore 20 ha fatto le veci di Minzolini per bacchettare e stravolgere il senso della manifestazione di oggi contro la "legge - bavaglio" indetta dalla Federazione della stampa con il sostegno di numerose altre organizzazioni e movimenti, compresi i sindacati di polizia.
In mezzo al bla bla di blando, parziale e finto riconoscimento del diritto di manifestare e anche di criticare questo progetto di legge, il nostro luminare della penna ha infilato e sostenuto la tesi che però questa manifestazione era sbagliata, perchè avendo scelto come slogan, tra gli altri, un "intercettateci tutti", di fatto i promotori della protesta volevano favorire un regime sovietico, uno stato di polizia dove chiunque poteva venire intercettato, perquisito e arrestato senza motivo o se sgradito al potere.
Insomma , l'esimio ha avuto la spudoratezza di rivoltare completamente la frittata, scambiando uno slogan chiaramente provocatorio per un programma politico e così facendo apparire una manifestazione per la libertà di informazione (e di indagine legale), per una manifestazione di chi vorrebbe la dittatura!!
Quando la dittatura verrebbe favorita, e parecchio, se questa legge fosse approvata....
E' triste constatare che a questo tipo di mistificazione si prestino esperti e autorevoli (??!!) giornalisti che, in teoria, non dovrebbero avere alcun bisogno di abbassarsi a lisciare il pelo di chi comanda, senza riflettere sul danno che arrecano , oltre che alla propria categoria professionale, al Paese intero, tradendo quella che dovrebbe essere una missione per un giornalista: informare correttamente i cittadini, lettori e telespettatori, specie se da una tribuna pubblica.
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