domenica 28 novembre 2010

Wikileaks: l'occhio del ciclone è su Obama e Hillary


Viene da ridere a pensare a chi l'altro ieri, Frattini in testa, parlava di "complotto internazionale per screditare l'Italia e Berlusconi".
Questo di Wikileaks mi sembra un bel complottone internazionale contro gli USA e Obama, perchè mette in crisi i suoi rapporti diplomatici col mondo intero. E' un colpo basso che potrebbe costringere la stessa Hillary Clinton , Segretario di Stato responsabile dei rapporti internazionali, alle dimissioni, o comunque a grandissimi imbarazzi e giravolte diplomatiche per  giustificare  atti e dichiarazioni riservate piuttosto brutali nei confronti di alleati blanditi  in veste ufficiale.
Non so fino a che punto sia lecito o utile alla pace rivelare al mondo che quasi sempre dietro ai rapporti ufficiali di amicizia e collaborazione e alle belle foto di gruppo scattate al termine dei ricorrenti summit internazionali (vedi in foto quella scattata a L'Aquila dopo il terremoto), ci sono scambi di corrispondenze private e riservate di funzionari e diplomatici che rivelano il vero pensiero degli stessi sui comportamenti e le strategie dei grandi leader o capi di Stato. Comunque non è una gran scoperta, lo si poteva intuire, e credo che questo doppio binario ci sia sempre stato.
Anche quello che emerge dai carteggi finora rivelati che riguardano l'Italia non è una gran scoperta ( Berlusconi viene definito da funzionari Usa ''un incapace, vanitoso e inefficace", "sovraffaticato a causa dei festini", nonché "portavoce di Putin"....).

Qualsiasi cittadino italiano mediamente informato aveva capito chi è Berlusconi e notato la sua predilezione per Putin e Gheddafi. Certo che se emergesse qualcosa di più concreto sul piano personale sul "perchè" di questa predilezione, per la magistratura si porrebbe la necessità di aprire un altro fascicolo.

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