Oddio che scandalo! Debora Serracchiani, in una breve intervista a "La Repubblica" di quelle sintetiche con le righe contate, dopo aver annunciato saggiamente la sua rinuncia a candidarsi per la segreteria, ha detto in una battuta che appoggia Franceschini perchè è " più simpatico". Non l'avesse mai fatto!! E giù tutti a darle addosso come se avesse già rovinato l'Italia in un colpo solo. Naturalmente le critiche più feroci sono venute dal "fuoco amico" dell'"intellighenzia" del PD, specializzata in questo genere di attività distruttiva del concorrente a qualche carica o influenza nel partito. Ma forse quell'aggettivo ha dato tanto fastidio soprattutto ai dalemiani perchè il loro nume tutelare , D'Alema, è notoriamente considerato " il più antipatico". E se ne sono avuti a male, poverini.
Certo se il problema della leadership del PD stesse solo nella simpatia, si potrebbe sorriderne (e comunque D'Alema ne uscirebbe sconfitto). Ma è tutto il resto che non va e la Serracchiani, pur in poche parole e in varie circostanze, ha già provato a dirlo. E se ha puntato il dito contro D'Alema i motivi ci sono e di sostanza; e stanno nelle responsabilità e negli errori da lui compiuti nella sua lunga e importante militanza, come uomo di partito e uomo di governo.
Mi spiace per Bersani, e per altri esponenti pur autorevoli che continuano ad essere a lui legati e che, evidentemente, non vogliono fare un esame di coscienza e accettare l'idea che la responsabilità della crisi del PDS-DS e dell'Ulivo prima, e il mancato successo del PD ora , con la fuga di tanti elettori, sta proprio nella linea politica sfuggente, ondivaga, contradditoria, compromissoria, priva di una vera passione e convinzione , determinata soprattutto dalla presenza e dall'influenza esercitata da D'Alema e dai suoi protetti.
Siamo seri, signori cinquantenni-sessantenni dirigenti del PD. Il partito non ha perso voti e credibilità a causa della Serracchiani o di Franceschini! Se tanta parte della base vi ha abbandonato è perchè li avete delusi e disorientati tutti voi con i vostri comportamenti.
Perchè Bersani, pupillo di D'Alema, si candida solo adesso, dopo aver lasciato andare avanti allo sbaraglio Veltroni e Franceschini col PD in caduta libera e senza linea politica? Di chi è la colpa di questo sfascio? Non è forse di tutta la dirigenza che ha avuto i massimi incarichi?
Non serve, non è credibile ed anzi è controproducente, che negli ultimi giorni D'Alema si sia messo a fare dell'antiberlusconismo dell'ultima ora sparando contro il conflitto di interessi di Berlusconi; proprio adesso, alle soglie del congresso in cui vuol ancora mettere lo zampino per favorire la sua supercorrente, mentre i suoi amici pugliesi sono sotto inchiesta e lui stesso è oggetto di serrate critiche di parte della base.
E' troppo tardi ormai. Nessuno può dimenticare che proprio lui ha legittimato e aiutato Berlusconi per 15 anni con inciuci vari e ha sempre sprezzantemente criticato e ridicolizzato chi segnalava il pericolo che il conflitto di interessi e lo strapotere mediatico ed economico del premier rappresentava per la democrazia in Italia.
E' su questo che "lor signori" devono fare un esame di coscienza e non sollevare polveroni per un innocuo aggettivo pronunciato da una neo parlamentare europea che ha saputo interpretare ed esprimere i convincimenti e le aspirazioni di tanti elettori.
Per una volta devo condividere le osservazioni fatte dal vicedirettore de "Il corriere della Sera", Pierluigi Battista, (ripreso nel blog di Debora) che ha ironizzato sul vecchio vizio della sinistra autolesionista e fratricida, e devo invece rimbeccare Beppino Caldarola che su "Il Riformista" si è esibito in un ennesimo esercizio di cattiveria con un articoletto intitolato "Le prime bugie di Debora". Da che pulpito viene la frecciata contro la Serracchiani ! da un uomo per tutte le stagioni, una vera e propria "escort" della politica, passato da l'Unità" a "il Giornale" di Berlusconi, vecchio dentro e vecchio fuori, esempio vivente della decadenza della sinistra che continua a far danno al suo interno, distruggendo sul nascere ogni speranza di nuovo.
Se mi mancava un altro motivo per stare dalla parte della Serracchiani, questo articoletto di Caldarola me l'ha fornito.
* La foto in alto è tratta dal sito della Provincia di Udine di cui Debora è Consigliere.
Il disegno è tratto dal suo blog.
Certo se il problema della leadership del PD stesse solo nella simpatia, si potrebbe sorriderne (e comunque D'Alema ne uscirebbe sconfitto). Ma è tutto il resto che non va e la Serracchiani, pur in poche parole e in varie circostanze, ha già provato a dirlo. E se ha puntato il dito contro D'Alema i motivi ci sono e di sostanza; e stanno nelle responsabilità e negli errori da lui compiuti nella sua lunga e importante militanza, come uomo di partito e uomo di governo.
Mi spiace per Bersani, e per altri esponenti pur autorevoli che continuano ad essere a lui legati e che, evidentemente, non vogliono fare un esame di coscienza e accettare l'idea che la responsabilità della crisi del PDS-DS e dell'Ulivo prima, e il mancato successo del PD ora , con la fuga di tanti elettori, sta proprio nella linea politica sfuggente, ondivaga, contradditoria, compromissoria, priva di una vera passione e convinzione , determinata soprattutto dalla presenza e dall'influenza esercitata da D'Alema e dai suoi protetti.
Siamo seri, signori cinquantenni-sessantenni dirigenti del PD. Il partito non ha perso voti e credibilità a causa della Serracchiani o di Franceschini! Se tanta parte della base vi ha abbandonato è perchè li avete delusi e disorientati tutti voi con i vostri comportamenti.
Perchè Bersani, pupillo di D'Alema, si candida solo adesso, dopo aver lasciato andare avanti allo sbaraglio Veltroni e Franceschini col PD in caduta libera e senza linea politica? Di chi è la colpa di questo sfascio? Non è forse di tutta la dirigenza che ha avuto i massimi incarichi?
Non serve, non è credibile ed anzi è controproducente, che negli ultimi giorni D'Alema si sia messo a fare dell'antiberlusconismo dell'ultima ora sparando contro il conflitto di interessi di Berlusconi; proprio adesso, alle soglie del congresso in cui vuol ancora mettere lo zampino per favorire la sua supercorrente, mentre i suoi amici pugliesi sono sotto inchiesta e lui stesso è oggetto di serrate critiche di parte della base.
E' troppo tardi ormai. Nessuno può dimenticare che proprio lui ha legittimato e aiutato Berlusconi per 15 anni con inciuci vari e ha sempre sprezzantemente criticato e ridicolizzato chi segnalava il pericolo che il conflitto di interessi e lo strapotere mediatico ed economico del premier rappresentava per la democrazia in Italia.
E' su questo che "lor signori" devono fare un esame di coscienza e non sollevare polveroni per un innocuo aggettivo pronunciato da una neo parlamentare europea che ha saputo interpretare ed esprimere i convincimenti e le aspirazioni di tanti elettori.
Per una volta devo condividere le osservazioni fatte dal vicedirettore de "Il corriere della Sera", Pierluigi Battista, (ripreso nel blog di Debora) che ha ironizzato sul vecchio vizio della sinistra autolesionista e fratricida, e devo invece rimbeccare Beppino Caldarola che su "Il Riformista" si è esibito in un ennesimo esercizio di cattiveria con un articoletto intitolato "Le prime bugie di Debora". Da che pulpito viene la frecciata contro la Serracchiani ! da un uomo per tutte le stagioni, una vera e propria "escort" della politica, passato da l'Unità" a "il Giornale" di Berlusconi, vecchio dentro e vecchio fuori, esempio vivente della decadenza della sinistra che continua a far danno al suo interno, distruggendo sul nascere ogni speranza di nuovo.
Se mi mancava un altro motivo per stare dalla parte della Serracchiani, questo articoletto di Caldarola me l'ha fornito.
* La foto in alto è tratta dal sito della Provincia di Udine di cui Debora è Consigliere.
Il disegno è tratto dal suo blog.
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