Ovviamente non ho potuto resistere all'invito della pagina dei commenti e ne ho mandato uno anch'io, più o meno così formulato:
Bella la foto!
Di commenti di critica contro Berlusconi ne ho già scritti tanti che mi sono stancata, perchè non mi piace ripetere le stesse cose. Che Berlusconi "non è santo" l'avevano capito anche i sassi, ma i suoi innamorati, supporter e ruffiani assortiti, non lo avrebbero ammesso neanche sotto tortura. Adesso che lo dice lui , sarà la santità a diventare un vizio da cui guardarsi quando si governa; e essere peccatori diventerà un merito. I "giornalisti" (si fa per dire, giusto perchè sono iscritti all'Ordine..) che scrivono sui suoi giornali sono già all'opera (leggere Giordano, Facci, Maglie, Feltri, Ferrara e altri per credere) per avvallare questa nuova linea politica , accantonando velocemente il family day e i "valori della morale cristiana.". Bando ai "moralisti bacchettoni", e rivalutiamo "il Principe" di Machiavelli e i luminosi esempi degli imperatori romani e dei signorotti medievali corrotti, dei papi con mogli, figli e concubine varie, e via dicendo. Si scomoda persino Benedetto Croce per estrapolare una sua frase che dovrebbe legittimare l'immoralita della politica (*).
Bella e significativa la foto in alto a corredo dell'articolo. Un peccatore che si fa il segno della croce davanti a un crocefisso con aria contrita (anche se impunito, recidivo e non pentito) è il più bell'esemplare di uomo che piace alla Chiesa e a certo cattolicesimo all'italiana. Ci manca solo il pellegrinaggio alla tomba di Padre Pio e il gradimento del premier guadagnerà altri 10 punti.
Da rilevare anche l'altra frase pronunciata per la circostanza: "Non ho ospitato solo veline, ma anche capi di Stato...". Ed è qui che "casca l'asino", cioè che si rivela la natura e la dimensione intellettuale e morale del nostro capo di governo. Non ha capito che uno "statista" vero e degno di questo nome non riceve nella stessa dimora ufficiale capi di Stato e prostitute , e non usa i regali ricevuti dai capi di Stato per le sue orgette, in compagnia di gente che partecipa e organizza le sue feste per ottenere vantaggi, favori per loro interessi particolari , buste con denaro e gioiellini ricordo.
Ma quando una sera si va a cena e ci si fa consolare dalla giovanissima figlia di un misterioso "caro amico" che è stato accusato di 24 fatti di concussione (prescritti per dimenticanza del tribunale di Napoli) e un'altra sera si cena con i giudici costituzionali che si devono pronunciare sulle sue leggi ad personam, è evidente che il confine tra il lecito e l'illecito e il senso dello Stato per lui non esistono. E' lecito quello che gli fa comodo, e "destabilizza le istituzioni" (!!!) tutto ciò che lo disturba e lo contrasta
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(*) Aggiornamento di domenica 26 luglio
Come volevasi dimostrare. Sulla scia della nuova filosofia politico-morale berlusconiana, inaugurata ed esaltata da giornali e Tv di famiglia, il primo canale della Tv pubblica minzoliniana ha sfornato stamattina alle 9, nel corso della trasmissione "Sabato e domenica Estate", una bella lezione sul sesso libero, intitolata " Sesso Estate che passione!". Ospiti: una nuova giovane sessuologa che in chiusura ha raccomandato di fare sesso "con libertà, serenità, gioia" e l'immancabile Vittorio Sgarbi che ha colto la ghiotta occasione per citare come esempio di quanto fa bene alla salute e al proprio lavoro fare sesso - indovinate chi?- il presidente Berlusconi , la cui buona attività di governo ha sicuramente tratto giovamento dalla sua intensa attività sessuale. E ha fatto capire che l'Italia ci rimetterà se Berlusconi sarà costretto a ridurre le sue prestazioni sessuali e a trovarsi in una Villa Certosa triste e grigia, ridotta a convento popolato solo da suore.
Con buona pace delle pie casalinghe in attesa della messa, di "Avvenire" e dei nostri cardinali (ma vedrete che si convertiranno presto anche loro...).
Del resto, non siamo forse il popolo (e relativa Chiesa) che perdonò tutto a Mussolini, anzi lo ammirò anche per la sua intensa attività extraconiugale? E ci vollero 20 anni per capire che non aveva governato bene l'Italia, avendo usato più la parti basse del corpo invece della testa.
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