La pubblicità era l'anima del commercio anche negli anni '30, quando tale "sora Gemma" poteva esibire su un volantino, probabilmente semiclandestino ma con il beneplacito delle autorità, tariffe ed elenco di prestazioni fruibili nella sua rinomata "Casa del piacere".
Il tutto sotto le insegne del Regno: lo stemma di Casa Savoia e l'emblema del Fascio nel suo XV anno di Era Fascista.
Ogni accostamento a fatti e persone dell'attualità è ovviamente puramente casuale. Anche se a qualcuno potrebbe venire in mente di utilizzare il volantino (trovato in un mercatino di robivecchi), aggiornandolo e riadattandolo con nuova intestazione , ad esempio "Palazzo G...", o "Villa C...",.
Naturalmente bisognerebbe anche modificare un po' le prestazioni e la durata, mettendo a carico dell'"utilizzatore finale", se non più "di primo pelo", non solo gli asciugamani, la doccia e l'acqua di colonia , ma anche qualche regalino più consistente per le signore compiacenti e i loro protettori: come un gioiellino, una busta con mille euro, ed eventualmente qualche favore per risolvere qualche affare che sta loro a cuore.
Ovviamente, è il caso di sorvolare anche sulla eventuale commistione e confusione di ruoli tra utilizzatore, padrone di casa, caratteristica e configurazione istituzionale della "casa di piacere" e altre quisquilie del genere.
Ma per scherzo si può fare tutto , non siamo mica obbligati ad essere santi. Come insegna il nostro tanto umano e tanto amato capo del governo.
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