Qualcuno forse pensava che l'idea di far svolgere il G8 a L'Aquila fosse venuta al premier per mostrare ai potenti del mondo la tragedia che aveva colpito l'Italia e ottenerne quindi in qualche modo la benevolenza, dopo tante figuracce che lo avevano squalificato in campo internazionale.
Io invece ho sempre pensato che il motivo recondito che ha spinto la luciferina mente del nostro capo di governo fosse quello di fare un ennesimo "scherzo" per vendicarsi contro i suoi colleghi .
Dopo le corna nelle foto, il cucù alla Merkel, le battute infelici su Obama, i ritardi e quant'altro, ecco l'idea luminosa: invece di ospitare i capi di Stato e la stampa internazionale in un lussuoso yacht, come era nelle sue intenzioni iniziali per fare un figurone, metterli tutti in castigo e in possibile pericolo ospitandoli in una caserma velocemente riadattata e in altri locali raccattati qua e là e forse poco sicuri, su una terra che tutti gli esperti sapevano avrebbe tremato ancora per mesi ( e infatti trema ancora).
Ve lo immaginate come riderà ( e farà cucù) il "nostro" illuminato premier a veder scappare fuori dalla caserma di notte in pigiama, scarmigliati e impauriti, i grandi del mondo, se si verificherà una scossa anche piccola? E sicuramente ci sarà pronta una schiera di fotografi a immortalarli. Tanto sulla strada si può.
Poi, con scenografia da "arrivano i nostri", interverrà Bertolaso che caricherà tutti in elicottero per portarli in salvo, grazie al Piano B.
Quanto piacerà o gioverà tutto ciò ai terremotati veri accampati in tenda da tre mesi , tra afa e allagamenti, chi mai lo saprà.
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