Ho voluto comunque dire la mia su Quotidiano Net dapprima sotto un articolo nel blog di Giuseppe Tassi intitolato
giovedì 16 dicembre 2010
A chi giovano gli scontri di piazza. Le reazioni del "popolo sovrano"
Ho voluto comunque dire la mia su Quotidiano Net dapprima sotto un articolo nel blog di Giuseppe Tassi intitolato
martedì 14 dicembre 2010
Berlusconi ha vinto, l'Italia ha perso. Condoglianze agli italiani
E' il primo commento che mi è venuto in mente dopo aver saputo dell'esito della votazione alla Camera, che ha respinto la mozione di sfiducia delle opposizioni per 314 voti contro 311.
L'agonia del governo Berlusconi quindi può continuare, con tre pillole di placebo fornite da un paio di finiani "pentiti" nel corso della notte e da tre esemplari ex PD ed ex Italia dei Valori convertiti a nuova fede berlusconiana da misteriose e potenti argomentazioni. C'è chi dice molto sbrigativamente che siano stati "comprati" nel "mercato delle vacche" scatenato nell'ultima settimana dagli emissari del premier.
Da questa battaglia della sfiducia mancata escono in tanti con le ossa rotte. In primo luogo Fini e il neonato partito di Futuro e Libertà, che aveva puntato tutto sulla richiesta di dimissioni di Berlusconi e sulla sfiducia della Camera, se il premier non si fosse dimesso. Adesso sono i berluscones a pretendere a gran voce le dimissioni di Fini. Si parla già di movimento spaccato sul nascere e di possibile fuga di altri ora che la prova di forza è stata persa.
In realtà pare siano stati solo 2 o 3 i finiani che non hanno sfiduciato Berlusconi come da accordo convenuto nel gruppo. Ma si sa che le battaglie perse lasciano sempre morti e feriti sul campo.
Hanno perso pure tutte le opposizioni, PD, IDV, UDC, che speravano di riuscire ad avere qualche voto in più per dare la agognata spallata o avere almeno la soddisfazione morale di vedere un ramo del Parlamento che negava la fiducia ad un Capo del Governo ormai squalificato e incapace di governare, anche se poi non avevano le idee chiare sul cosa fare e sul come mettersi d'accordo dopo.
Ha perso di credibilità pure il Parlamento tutto che ha dato uno spettacolo miserevole, con le sue risse, i suoi atteggiamenti da stadio, il suo evidente distacco dai problemi reali del Paese e la disponibilità di tanti a cambiare schieramento dalla sera alla mattina, non tanto per motivazioni ideali, di coscienza o di principio, ma per puro interesse personale di carriera, visibilità e fors'anche vantaggi materiali inconfessabili. Le accuse di tradimento sono rimbalzate da un fronte all'altro.
Gli sconfitti, forse anche per consolarsi, dicono che quella di Berlusconi è una vittoria di Pirro, perchè una maggioranza così risicata e raccogliticcia non gli permetterà di governare davvero e vedere approvata la riforma della giustizia che a lui sta a cuore. La possibilità che in molte votazioni le proposte del governo vengano bocciate è reale. Del resto è già accaduto nei mesi scorsi. E anche questo è vero, ed è per questo che si può dire che sostanzialmente questo voto alla Camera certifica comunque una sconfitta per l'Italia, che continuerà ad essere non governata o governata male come negli anni scorsi.
Ma la sconfitta più bruciante io credo la subiscano e la sentano gli italiani onesti, che speravano, forse un po' troppo ingenuamente, che questa potesse essere l'occasione giusta per mandare a casa Berlusconi, un personaggio che ha ampiamente dimostrato la sua indegnità a rappresentare e guidare l'Italia.
E' dura per molti dover accettare che i disonesti, gli affaristi senza scrupoli, i corrotti e i corruttori, gli amici di mafiosi, quelli che calpestano ogni senso di moralità pubblica e privata, in Italia vincono, e sono pure difesi con entusiasmo da una parte consistente di "popolo" ( e sono pure sostenuti dai cardinali).
E' dura anche dover accettare che l'Italia resti prigioniera di questo piccolo uomo dai tanti vizi e dotato di una sola virtù: il suo attaccamento al potere e l'uso spregiudicato che ne fa. E constatare che nè la destra, nè la sinistra, nè il centro riescono a disarcionarlo, non solo a causa dei potenti mezzi che lui ha, ma anche per l'incapacità di costruire una strategia comune. per l'alternativa.
martedì 7 dicembre 2010
La Bibbia in versione Disneyland
Ma la cosa invece in USA, per l'esattezza nello Stato del Kentucky, la stanno prendendo molto sul serio, tanto che il Governatore ha deciso di finanziare con fondi pubblici il costruendo Parco con una bella cifra, corrispondente al 25% della spesa complessiva prevista in 150 milioni di dollari.
A volere il Parco con Arca di Noè con misure bibliche esattamente tradotte in misure americane odierne, è l'Associazione religiosa "Answers in Genesis", che trova tutte le risposte nel libro della Genesi biblica, presa alla lettera .
sabato 4 dicembre 2010
Ho fatto un sogno
domenica 28 novembre 2010
Wikileaks: l'occhio del ciclone è su Obama e Hillary
mercoledì 24 novembre 2010
Risse, mistificazioni, prevaricazioni e censure
Ha fatto notizia la lite tra la ministra Mara Carfagna e la deputata Alessandra Mussolini, sfociata in uno scambio di insulti e nella solenne abiura della Carfagna che ha annunciato le sue dimissioni da Ministra e dal PDL per protesta contro la conduzione del partito in Campania, asservito da Consentino e immischiato in affari poco puliti intorno alla gestione dei rifiuti. Oggi si è aggiunta alla disputa la figlia di Berlusconi, Marina, gratificata dalla stampa di una lunga intervista in cui si scaglia contro la Carfagna, ingrata traditrice e irriconoscente nei confronti del suo "creatore" Silvio il Grande, troppo buono con lei. Ghiotta occasione per propagandare se stessa per le sue presunte doti manageriali e umane di figlia degna del padre, e per cominciare a presentarsi in pubblico come candidata in pectore alla successione, nonostante le smentite ufficiali.
lunedì 15 novembre 2010
il Cavaliere "nero". Lo fermi chi può
(*) La foto in alto in formato più esteso, è stata pubblicata da "La Repubblica" del 14 novembre 2010) . Ma ce ne sono tante altre, simili, in circolazione
martedì 9 novembre 2010
La guerra del cerino ... e del cerone
Chi deve "mollare" non è ancora chiaro; se il Presidente della Camera Fini, decidendosi finalmente a staccare la spina e togliere la corrente che tiene in vita il Governo; o se debba mollare, dando le dimissioni, il premier Berlusconi, ulteriormente squalificato dalle ultime vicende personali di gossip (caso della procace minorenne marocchina Ruby "salvata" dalle sue telefonate in Questura, ragazze a vagonate portate a casa sua da tal Lele Mora, plaudente Emilio Fede ...) e di fatto senza maggioranza in Parlamento, dopo le sonore bordate di critiche che lo stesso Fini ha sparato domenica scorsa contro la sua politica, arrivando a chiedere esplicitamente le sue dimissioni, tra gli applausi scroscianti dei sostenitori di "Futuro e Libertà" neonato partito uscito dalla costola del PDL ormai defunto.
Richiesta ovviamente respinta dall'interessato che "non può dimettersi" dalla carica per non perdere gli "scudi" e i "lodi" protettivi nei confronti della magistratura di cui si era premunito. Pertanto tiene duro fino all'inverosimile per non finire, come dovrebbe, in un'aula di tribunale a difendersi da varie accuse, con qualche ragionevole probabilità di perdere.
Fini pure tiene duro nelle sue richieste, di dimissioni e di cambiamento, ma vuole che a staccare la spina sia lo stesso Berlusconi, per non dover andare a nuove elezioni con la responsabilità personale di aver fatto cadere il governo in un momento così delicato per l'Italia.
Insomma è una lotta all'ultimo sangue (metaforico, ovviamente), o un gara a braccio di ferro, la cui posta in gioco è un cerino acceso da lasciare per ultimo in mano all'avversario, perchè sia lui a bruciarsi le dita ( e, se tocca a Berlusconi, a sciogliersi pure il cerone che gli copre la faccia).
Tenta di resistere pure Bossi, aggrappato a Berlusconi come l'edera, nella speranza di fare in tempo a "portare a casa il federalismo", e ne parla come se si trattasse di portare a casa un prosciutto dal mercato, come premio e pagamento di un patto di fedeltà quindicinale.
"Nel nostro animo di sacerdoti siamo angustiati per l’Italia che scorgiamo come inceppata nei suoi meccanismi decisionali, mentre il Paese appare attonito e guarda disorientato".....
"Non abbiamo peraltro suggerimenti tecnico-politici da offrire, salvo un invito sempre più accorato e pressante a cambiare registri, a fare tutti uno scatto in avanti concreto e stabile verso soluzioni utili al Paese e il più possibile condivise".
lunedì 25 ottobre 2010
Anticlericalismo immaginario e ateofobia reale e ministeriale
Domande che ritornano sempre di attualità e dai giorni scorsi alla ribalta della cronaca per un imperdonabile intervento del ministro Frattini, ma anche per un'ambigua espressione di Nichi Vendola che si è candidato a diventare esponente guida del centrosinistra.
domenica 24 ottobre 2010
La volpe e l'uva che non riesce a pigliare
E' quasi patetico il nostro premier quando è costretto a cercare giustificazioni per coprire le proprie manovre mal riuscite e battere in ritirata. Fa venire in mente la volpe di quella classica favoletta che, non riuscendo ad afferrare un ambito grappolo d'uva, se ne andò seccata dicendo che tanto quell'uva era acerba.
Certo che deve essere dura dover accettare che nonostante tutti i marchingegni studiati dal nutrito staff dei suoi avvocati-parlamentari, nonostante la compiacenza di una Commissione parlamentare che andrebbe ribattezzata "degli Affari Incostituzionali", nonostante l'appoggio di un ministro della Giustizia che ha fatto della difesa del premier lo scopo della sua vita e la sua missione ( e tutti a "sua insaputa", anzi contro la sua volontà), ancora allo "scudo" sicuro che gli garantisca l'impunità per il passato e per il futuro non ci è arrivato.
E' per questo che ha la faccia così scura negli ultimi tempi.
Consiglio quindi agli zelanti amici suoi di lasciar perdere con tutti questi goffi e mal riusciti "lodi" e "scudi" e lasciare che il nostro premier affronti finalmente e coraggiosamente a viso aperto gli ultimi rimasugli di processi non prescritti per dimostrare ai giudici comunisti la sua specchiata innocenza.
Consiglio ovviamente assolutamente inutile e retorico, perchè gli amici suoi e lui stesso si guarderanno bene dal seguirlo, poichè l'ottenimento del salvagente giudiziario per il nostro premier è questione di vita o di morte (del governo), quindi saranno già all'opera per studiare un nuovo marchingegno per evitare eventuali ulteriori stop del Presidente della Repubblica e della Corte Costituzionale.
E, a questo proposito, bisogna tessere un elogio alla Costituzione e ai Padri Costituenti che la scrissero, perchè, nonostante tutti gli attacchi che gli hacker berlusconiani le stanno muovendo, il suo "sistema" difensivo di pesi e contrappesi resiste ancora.
mercoledì 13 ottobre 2010
Barbarie del terzo millennio - 2
- A Milano un tassista è stato picchiato, fino a essere ridotto in coma, da alcuni giovinastri che hanno voluto punirlo per aver travolto e ucciso un cane che, sfuggito di mano alla padrona, gli aveva improvvisamente attraversato la strada.
- A Roma, per un banale diverbio sulla precedenza in una fila alla stazione della metropolitana, un giovanotto ha dato un pugno e buttato a terra una giovane donna che ha battuto il capo e ora si trova in coma e in pericolo di morte all'ospedale. Dall'esame delle telecamere di sorveglianza è emerso che nè il giovane dal pugno facile nè tanti altri passanti si sono fermati per cercare di prestar soccorso alla giovane stesa a terra. Solo un altro giovanotto si è deciso a fermare il manesco e a chiamare soccorsi per la donna ferita.
* Aggiornamento del 20 ottobre : la sfortunata donna, una infermiera romena , madre di un bambino, è morta dopo una settimana di coma. Il giovane romano responsabile della sua morte è stato portato in carcere, dopo una settimana di arresti domiciliari. Una piccola folla di amici e conoscenti a vario titolo ha protestato e inveito contro i carabinieri che l'arrestavano e ha reclamato a gran voce e con striscioni la liberazione di questo "eroe" barbaro dei nostri tempi. Sono passati 2000 anni da quando una folla reclamò la liberazione di Barabba, ma nulla è cambiato.
- Si sono svolti ieri i funerali di 4 giovani alpini morti in Afghanistan a causa di una bomba che li ha fatti saltare in aria col loro blindato durante uno degli abituali spostamenti nel corso della cosiddetta "missione di pace" che da 6 anni vede impegnati i nostri soldati, assieme a migliaia di altre nazionalità aderenti ad una iniziativa dell'ONU. Iniziativa che doveva favorire la pace, ma che vive in un perenne stato di guerra che ha causato migliaia di morti.
Una situazione di arretratezza e barbarie, regno di conflitti tribali, coltivazione della droga, culto delle armi e burka per le donne, quella in Afghanistan, che non è migliorata con questo tipo di missioni di pace, nè migliorerà mettendo le bombe sugli aerei come vorrebbe il nostro ministro della Difesa, La Russa.
- Ieri a Genova un migliaio di "tifosi" serbi si sono scatenati in atti di violenza e vandalismo impedendo lo svolgimento di una partita tra la nazionale di calcio italiana e quella serba. Arrestato il caporione della banda, supertatuato e pregiudicato. Come , perchè e per conto di chi si muovano queste bande di scalmanati e quali fini si propongano, di barbarie personale o di lotta politica etnica o razzista, non è dato sapere.
- Ad Adro, paesino del nord Italia diventato famoso per la sua scuola tappezzata da ben 700 simboli della Lega, il sindaco leghista Lancini vuol denunciare le autorità scolastiche che, anche su invito del Ministro Gelmini, hanno rimosso o cancellato tali simboli. Secondo lui la rimozione è stato un "atto illegittimo" e sarebbe stato invece legittima la sua pretesa di fare di una scuola pubblica una sede di propaganda del suo partito.
Da mettere nella sezione "barbarie cultural-politica", o in un pensionato curativo nel reparto "politici fuori di testa"
- A Belluno , altri politici leghisti, meritevoli del suddetto ricovero, si sono opposti all'esposizione della bandiera italiana per gli alpini uccisi in Afghanistan, in missione voluta e approvata dal governo italiano. Ma non perchè contrari alla missione, ma perchè rifiutano ormai ovunque la bandiera italiana e vogliono solo quella della "Padania" (che non esiste).
- Il senatore Beppe Pisanu (del PDL), presidente della Commissione parlamentare antimafia, dopo lunga e meditata indagine, ha concluso che le liste elettorali per le ultime elezioni amministrative erano piene di "gente non degna di rappresentare nessuno", in quanto inquisiti o condannati per vari reati.
E tanti Prefetti non hanno collaborato alla sua indagine, rifiutandosi di rispondere a domande e richieste di informazioni in merito.
Grande e "bella" scoperta , ma un po' tardiva, fatta da un politico di lungo corso ex DC che accetta di militare in un partito, il PDL, il cui coordinatore è tal Denis Verdini, inquisito per reati che non sono certo compatibili con le cariche che ricopre e la fiducia di cui gode da parte del nostro premier (che pure è pluriinquisito e sarebbe ineleggibile in qualsiasi altro paese democratico e civile....).
- Dulcis in fundo: il capo del Governo, Silvio Berlusconi, ha tessuto ieri un elogio del defunto ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, in quanto "picconatore della Costituzione". "La Costituzione non è un dogma" ha sentenziato il nostro picconatore della legalità n. 2.
Sarà. Ma, se dio vuole, non è un dogma neanche tenerci Silvio Berlusconi vita natural durante. Purtroppo con un "popolo sovrano" così zavorrato da "barbari", non c'è tanto da ben sperare.
Aggiornamento del 20 ottobre : Infatti la Commissione Affari costituzionali del Senato (che meglio sarebbe rinominare degli "Affari Incostituzionali") ha ieri approvato l'emendamento Vizzini al Lodo Alfano, che consentirà al premier di sfuggire ancora una volta ai processi , con effetto retroattivo anche per fatti precedenti la sua carica e non inerenti le sue funzioni di governo: e pure con effetto futuribile qualora il prossimo Parlamento, eletto dagli italiani sudditi felici del nostro sovrano, decidesse di elevarlo alla prima carica dello Stato.
** Fortuna che in Cile , dopo 70 giorni di incubo, i 33 minatori sepolti vivi nella miniera in cui lavoravano, a 700 metri di profondità, sono stati liberati uno ad uno, con una complessa e difficile operazione di salvataggio.
Una bella notizia e una lezione di civiltà da un Sudamerica che finora era citato solo perchè passava da una revoluciòn ad un golpe o a una dittatura militare.
Si può ancora sperare di sconfiggere la barbarie?