Sarà stato lo stress da tribunale, luogo di tortura dal quale finora era sempre riuscito a restar fuori, nonostante i ripetuti inviti dei magistrati; sarà stato il maltempo arricchito da polveri vulcaniche islandesi e dalla corrente fredda creata da Fini o sarà stata la crisi economica che non è più possibile ignorare o imbellettare con qualche trucco. Il fatto è che il nostro presidente, nel momento peggiore per il Paese Italia, mentre le fabbriche chiudono, i piccoli imprenditori in fallimento si suicidano, gli operai salgono sui tetti per chiedere lavoro e salario, e mentre i suoi uomini fedelissimi di punta finiscono uno dopo l'altro sotto inchiesta per corruzione, è sparito.
E' evidente che il nostro Grande Timoniere (titolo che fu attribuito a Mao) se la sta vedendo brutta e non sapendo più cosa inventarsi per rifarsi l'immagine sua e dei suoi fedelissimi, "lordata " dal sistema di corruttele emerso, per di più in un momento di crisi economica per la quale non ha la più pallida idea di come trovare rimedio, ha pensato bene di rifugiarsi in casa con una laringite, che una volta si sarebbe detta "malattia diplomatica".
Il bello (o altro brutto segnale) è che in tutti i TG 1 che ho visto non ho mai sentito informare il popolo che il nostro Timoniere è da tanti giorni che non esce di casa, ma si è continuato a mostrarlo in immagini di repertorio mentre cammina baldanzoso tra la sua squadra di body gard o mentre interviene in affollate riunioni dove tutti lo applaudono e sventolano bandiere del PDL. Se non è TV di regime questa...
Mi fa venire in mente Mussolini che teneva la luce accesa nel suo studio anche di notte perchè il popolo pensasse che lui stava lavorando, e Mao ottantenne che si faceva fotografare mentre fingeva di nuotare in un profondo fiume, sorretto da due sommozzatori nascosti sott'acqua.
"Quand la và ben tòt i la san cunduser, l'è quand la và mèl c'a s ved cu sti bon ed fer" dicevano i nostri nonni bolognesi; che tradotto significa: "Quando va bene tutti la sanno condurre; è quando va male che si vede cosa sei capace di fare", soprattutto se a quell'andar male si è dato un grosso contributo, per cui è quasi impossibile rimediare.
* Un altro scomparso dalla circolazione, dopo le quasi forzate dimissioni, è il ministro dello Sviluppo economico (soprattutto il suo) Scajola, riemerso l'altro ieri solo con un comunicato stampa per prendere le distanze e smentire la moglie che aveva rilasciato un'intervista al quotidiano La Repubblica (!?) per dire che il marito tace e non si difende per coprire le colpe di qualcuno che sta più in alto.
Non ho la più pallida idea di quali siano i rapporti amorosi nella coppia Scajola. Ma che la moglie abbia rilasciato quell'intervista a Repubblica "all'insaputa", o in disaccordo, col marito ci credo poco. Va bene che se si crede che Scajola si sia ritrovato con una casa pagata a "sua insaputa" da un munifico imprenditore edile, si può credere a tutto. Ma ci sono un po' troppe "insapute" in casa dello smemorato di Albenga.
Io invece che pensare ad un moglie che si prende iniziative ardimentose per giustificare e salvare il marito, penso ad una moglie mandata avanti a lanciare un messaggio a qualcuno che sta più in alto, lasciando intendere che il marito sa più cose di quelle che ha detto (o non ha detto) finora, e che, se non arriva un aiutino, potrebbe cedere alle amorevoli pressioni di moglie e figli e "scoprire" chi sta più in alto.
A pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si indovina ....
** Un altro scomparso di grande peso e importanza, che sarebbe bene rintracciare, è il mitico IOR, ovvero il pio "Istituto delle Opere di Religione", altresì noto come Banca del Vaticano, storica e misteriosa banca divenuta celebre al tempo in cui era presieduta dal disinvolto monsignor Marcinkus, ritornata periodicamente alla ribalta delle cronache in occasione di tanti scandali finanziari, anche collegati a fatti di cronaca nera (morte del banchiere Calvi e assassinio dell'avvocato- commissario Ambrosoli) riemerso come collettore di fondi dei gran giri di denaro nero del "gentiluomo di sua Santità" Angelo Balducci.
Con il nome che porta questo Istituto dovrebbe essere una casa di vetro, linda e pulita, aperta e disponibile a qualsiasi ispezione delle forze dell'ordine italiane; e invece nessun giudice è mai riuscito a veder approvata una sua rogatoria e ad entrarci per dare una controllatina ai conti dei personaggi inquisiti.
Insomma questa modernissima banca funziona ancora grazie al diritto di asilo e di immunità che nei secoli antichi avevano Chiese, conventi e feudi, per cui qualunque assassino, ladro o delinquente in fuga vi entrasse, trovava protezione, ed era sottoposto eventualmente solo alla giurisdizione della Chiesa o del feudatario.
Sistema che talvolta poteva salvare dalle persecuzioni qualche povero malcapitato innocente inseguito dai "birri", ma che ben più spesso serviva a garantire l'impunità ai potenti (come oggi, appunto).
*** Ultimi per elencazione tra gli scomparsi da trovare, gli evasori fiscali, quelli che, come la bella Cecilia, "tutti li vogliono e nessuno li piglia".
Adesso, per l'ennesima volta, il Ministro Tremonti promette che li prenderà per torchiarli a dovere e far pagare a loro il salatissimo conto della manovra finanziaria che incombe. Gli dobbiamo credere?
Visti i provvedimenti adottati finora, condoni , abolizione del reato di falso in bilancio, scudi fiscali ecc. ecc,, e vista la tendenza all'evasione proprio da parte di alte cariche ministeriali e alti funzionari, compresi generali della Guardia di Finanza (Pittorru...), forse conviene che la ricerca sia affidata alla troupe di Federica Sciarrelli.
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