

Ma chi gliel'ha mai chiesto?! Quanti comuni cittadini sono stati danneggiati finora dalle intercettazioni legali della magistratura? Quanti e quali cittadini sono stati danneggiati dalla pubblicazione delle intercettazioni legali e secretate della magistratura? Risulta che magistrati e giornalisti si siano profusi a intercettare e pubblicare le telefonate con le amiche della signora Maria che sta la quinto piano del condominio o quelle dello sconosciuto e incensurato pensionato della porta accanto?
Mi sembra che invece intercettazioni e pubblicazioni siano servite a scoprire un bel po' di gravi reati e , se non a mandare in galera i responsabili perchè protetti da leggine fatte apposta, almeno a rivelare tanti malaffari e a togliere credibilità e smascherare personaggi che ricoprono alte cariche pubbliche.
Questo ddl che si vuol approvare in fretta e a tutti i costi è un grande inganno, una squallida mistificazione per legare le mani alla magistratura e mettere il bavaglio alla stampa. E' la vendetta , tremenda vendetta, dei potenti che sono stati smascherati pubblicamente proprio grazie a intercettazioni e pubblicazioni, e sono stati costretti a rendere conto dei loro atti alla giustizia alla opinione pubblica. E ora , grazie al consenso e ai poteri che il voto del "popolo delle libertà" ha loro dato, per assicurare la libertà e l'impunità a se stessi e ai loro protetti (dalla galera quando la meritano) , tolgono la libertà di operare ai magistrati, la libertà di informare ai giornalisti e la libertà e il diritto ad essere informati ai cittadini.
Con grande sollievo per tutti i delinquenti grandi e piccoli, politici e no.
Ciliegina sulla torta di questo indecente decreto: è previsto un comma che sancisce l'obbligo per i magistrati inquirenti di informare i superiori di grado prima di indagare o intercettare un religioso.
Chissà che risate si faranno i preti pedofili.... oltre a quelli laici ovviamente.
Vediamo se la minoranza di Fini si smarca da questa ennesima legge ad personam o ad castam voluta dal ducetto che hanno contribuito a sdoganare e che ora pur gli pesa tanto, e se il Capo dello Stato la firma con la consueta sollecitudine o se ritrova un minimo di coraggio per tentare di opporsi e fermare questa pericolosa deriva verso un regime autoritario che pretende il consenso obbligatorio.
Non sono queste le battaglie di principio per cui ci si dovrebbe impuntare e fare "obiezione di coscienza", a difesa dell'uguaglianza dei cittadini, della giustizia, della sicurezza di tutta la società, che sono molto più importanti della presunta difesa della privacy?
(*) Una sintesi dei punti principali della legge è su http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201005articoli/55198girata.asp
Nessun commento:
Posta un commento