giovedì 27 maggio 2010

Rieccolo il "picconatore" Cossiga

Non ne sentivamo la mancanza, ma lui non chiede certo il beneplacito di nessuno prima di fare un'esternazione, rilasciare un'intervista o scrivere un libro. "Lui" è l'ex Presidente della Repubblica Francesco Cossiga (settennato 1985-1992), "emerito" per decreto, nonchè Senatore a vita dimissionario (sì, no, forse, secondo l'umore). Il libro, annunciato ieri, porta la firma di Andrea Cangini, giornalista de "Il Resto del Carlino" che ne ha raccolto in una lunga intervista la sua ennesima versione di fatti e misfatti accaduti in Italia nella seconda metà del 1900, vissuti e interpretati da protagonista, conditi da paterni consigli e perle di saggezza (si fa per dire...). Il titolo è naturalmente provocatorio, figuriamoci, e suona così: "Fotti il Potere, gli arcana della politica e dell’umana natura", titolo che, dati i contenuti anticipati, sarebbe stato forse più corretto sostituire con "Fotti il popolo che gli sta pure bene, e noi col potere ce la godiamo e ridiamo". Infatti , con la sua solita aria di quello che la sa lunga, ci viene a dire che "tra politica e denaro ci sarà sempre un legame indissolubile» e non bastano «le logiche moraliste tipicamente italiane a cancellarlo". E questo è poco, perchè dice ancora "i politici sono ormai marionette nelle mani dei banchieri», e «sul fiume di denaro frutto della corruzione navigano le carriere e le fortune personali di molti di loro"; e ancora "è meglio il politico che ruba un po’ ma sa governare bene, di uno onesto ma incapace "; "L’Italia è l’Italia: l’Italia della mafia, della camorra e della ‘ndrangheta. E, purtroppo, sarà sempre così. Dobbiamo rassegnarci perché i poteri mafioso, camorrista e ‘ndranghetista non ci sono estranei: sono espressione del carattere della gente cui si rivolgono e corrispondono ad un sentimento radicato in alcuni popoli italiani".
Mi pare che basti come assaggio e come messaggio.

A me, che mi interesso di politica da quando avevo 15 anni (nel 1955...), e che ho ancora un po' di memoria, viene da dire:

Ma questo Grande Vecchio del Giurassik park non ce la fa proprio a stare zitto una buona volta e a smetterla di spargere il suo veleno sull'Italia? Già abbiamo dovuto sopportarlo come "Kossiga", presidente del Consiglio, ministro dell'Interno e d'altro, segretario della DC e regista neanche tanto occulto delle Gladio e di tanti fatti oscuri degli anni di piombo e del terrorismo rosso e nero. Poi abbiamo subito le sue esternazioni da presidente della Repubblica che si divertiva a "picconare" tutti gli amici ed ex amici DC della Prima Repubblica dall'alto della sua carica, per fatti e misfatti di un "sistema" di potere di cui lui stesso era stato corresponsabile, facendo perdere al Paese ogni credibilità, al limite dell'impeachement (chiesto dal PCI che pur l'aveva eletto). Poi, a giorni alterni, da anni si fa intervistare qua e là per sparare mezze verità avvolte nel fumo, con l'aria di quello furbo che sa tutto ma dice e non dice o manda a dire, sparigliando i giochi altrui e prendendo a bersaglio ora questo ora quello.

Adesso ci viene a regalare anche l'ennesimo libro con questa bella lezione di immoralità pubblica e di invito alla rassegnazione e alla resa alla criminalità, alle mafie e alla corruzione.

Grazie "Presidente emerito", i giovani d'Italia e tutti gli uomini che si sforzano di essere onesti e di battersi per un'Italia migliore gliene sono grati!!!. Ne sentivamo proprio il bisogno di un incoraggiamento del genere....

E' vero che denunciare un malcostume non significa arrendervisi, anzi potrebbe, o dovrebbe essere un mezzo per combatterlo. Però, stando alle frasi riportate da Andrea Cangini nella presentazione su Quotidiano.net e stando anche a quelle che ho letto su "Il fatto quotidiano" di oggi, mi sembra si possa cogliere non una condanna del "sistema" o un pentimento, ma anzi un compiacimento e un preciso intento di autoassolversi e giustificare il suo (e di tanti altri) modo intrigante e scorretto di far politica per oltre un cinquantennio. L'invito alla "rassegnazione" di fronte al radicamento e al forte potere della mafie mi sembra abbastanza esplicito e certo poco incoraggiante per magistrati e poliziotti che rischiano la vita per combatterle.

Altre frasi come "Il bravo politico manipola e falsifica" o "L'unico criterio per interpretare la legge è la forza" o " La democrazia non esiste, decidono solo le élites", a me non suonano bene e mi sento di definirle un ulteriore spruzzata di veleno sulla nostra già inquinata società. Quando ci sarebbe bisogno di disinfettante.
Un cenno va fatto anche sulla famosa "Gladio"(*) tardivamente rivelata da Andreotti (altro Grande Vecchio con le mani in pasta dappertutto), sostenuta e difesa da Cossiga come fosse nata e vissuta in ambito NATO solo per essere pronti contro un presunto piano di invasione dell'Italia da parte dell'URSS di allora.
Penso che questo "piano" avesse la consistenza delle armi di distruzione di massa attribuite dai servizi segreti USA a Saddam Hussein, e comunque non era con quel tipo di associazione clandestina che si sarebbe potuto fronteggiarlo...
Ma Cossiga con i servizi segreti, deviati e no, americani e nazionali , prima coperti e aiutati, poi scoperti e criticati, ci ha sempre sguazzato.

Come ci ha sguazzato a togliersi sassolini dalle scarpe e lanciarli contro Ciampi e Prodi; e, dulcis in fundo, come si è divertito a imbastire quella specie di congiura di Catilina con Bertinotti, Marini e D'Alema che defenestrò Prodi e il suo governo, che pur aveva ben operato per tre anni, per far posto a D'Alema e farlo re per un anno. Col bel risultato che abbiamo visto: togliere al centro sinistra la possibilità di rappresentare, da allora, una credibile alternativa di governo.

In compenso ora abbiamo proprio D'Alema, beniamino di Cossiga, come presidente del COPASIR ("Comitato Parlamentare per la sicurezza della Repubblica" con funzioni di controllo sui servizi segreti), guarda caso, eletto all'unanimità dai colleghi. Prima di lui c'è stato Rutelli, e prima ancora Scajola.

(*) APPENDICE DI APPROFONDIMENTO

Ai miei commenti di critica all'operato di Cossiga e con accenno alla struttura Gladio, ha replicato subito un lettore del blog di Quotidiano.net che si firma Silendo (www.iGladio.it) per difendere a spada tratta, anzi a gladio sguainato, la legalità e i meriti di quella organizzazione clandestina, segnalando anche il sito www.stay-behind.it di una associazione fondata dagli ex gladiatori reduci di quella disciolta nel 1990 dopo indagini e critiche. Al che ho replicato:

Se lo dice l'oste che il suo vino è buono dobbiamo credergli. Peccato che in tanti quel vino l'abbiano sentito emanare cattivo odore. Che la Stay-Behind, detta Gladio in Italia, nata nel contesto di un'iniziativa NATO degli anni '50 (in piena Guerra fredda), e sciolta nel 1990, fosse gestita direttamente dai nostri Servizi Segreti come struttura clandestina sotto il controllo del Ministero della Difesa, non è di per sè una garanzia di limpidezza nell'operare, sapendo quante "ristrutturazioni" di quel Servizio sono state fatte, in seguito alla scoperta di elementi deviati e strane commistioni nel periodo del terrorismo e delle stragi.

Ringrazio comunque il lettore Silendo per averci fatto sapere che i reduci di quella Gladio sono tuttora attivi e, dal 1994, costituiti in Associazione volontaria "patriottica, morale ed educativa", con Cossiga primo socio onorario, come pure lo era il defunto Edgardo Sogno. Cosa faccia e a cosa serva tale legittima associazione, non l'ho ben capito (**).

Mi ha solo un po' preoccupato la "Preghiera del volontario del silenzio", scritta nel 1974 da tal P. Silverio e tuttora in bella mostra nel sito degli ex gladiatori:

" Eterno, onnipotente e onniscente Iddio, fonte di misericordia e di amore, proteggi questi tuoi figli, proteggi noi volontari del silenzio, posti al servizio della Patria. .... Siamo sentinelle vigili nel difficile compito assegnatoci. Aiutaci a sventare le tenebrose insidie del nemico, le trame e le macchinazioni dei suoi complici. Noi lottiamo per la concordia, per la pace, per l'unione, per il bene della Patria adorata. Se sangue dobbiamo spargere, sia seme di speranza e di luce....."

A me questo stile poetico non mi suona per niente bene.

Ma per approfondire meglio la conoscenza sull'argomento suggerisco di leggere

- http://it.wikipedia.org/wiki/Organizzazione_Gladio

- Il “golpe” vien di notte: Sono stati tre i colpi di Stato progettati nella storia della Repubblica : http://www.corriere.com/viewstory.php?storyid=93018
Articolo del 2009-10-26 da Toronto- Corriere canadese

- Sì, preparammo il golpe L' ultima verità di Sogno , di Giovanni Maria Bellu Repubblica — 02 dicembre 2000 pagina 8 sezione: POLITICA INTERNA


(**) Simbolo in cima al sito e sede morale della “nuova” associazione di ex gladiatori è la Malga Porzus, di Faedis in provincia di Udine, che fu teatro della strage di Porzus, nella quale i partigiani comunisti uccisero 17 partigiani cattolici o laici – socialisti della Brigata Osoppo, da essi accusati di tradimento. Evidentemente si vuole onorare e perpetuare la memoria di quelle vittime dell'eccidio, in altrettanto evidente condanna dell'ideologia professata dai colpevoli, sulla scia di quell'impronta fortemente caratterizzata dall'anticomunismo che ebbero la Gladio e i tre tentativi di colpo di stato falliti del 1964, 1970, 1974, con agganci anche con uomini della P2.
Non si capisce che senso abbia oggi tenere in vita un sentimento, o un risentimento, del genere.

- Un recente Decreto del Ministro della cultura, Sandro Bondi, ha dichiarato la malga di Porzus «bene di interesse nazionale».


1 commento:

  1. Ciao Cassandra Testarda. Purtroppo non c'è da meravigliarsi se un "Soggetto" come Kossigga possa avere Credito in un Paese che non ha ancora "Regolato i Conti" dal Dopo-Guerra... Il suo esempio di Civiltà ce l'aveva confermato non molto tempo fa, in occasione delle manifestazioni degli studenti contro la Riforma Gelmini( o i "Tagli Tremonti", come sarebbe più opportuno indicare). La sua Performance che indicava al "Governo più Eversivo degli ultimi 150 anni" le strategie di infiltrazione per provocare gli studenti stessi, e poter così "Scatenare" l'assalto dei Celerini, è stata Epica. Cosa vuoi dire ad un simile Figuro? Di quale Concetto di Democrazia si può discutere con un Elemento del genere?

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