sabato 10 settembre 2011

E io firmo....

E' ormai l'unica e ultima cosa che come cittadino posso fare: firmare,  per qualche referendum su qualche problema importante per il quale i partiti più grossi, ingessati nei loro  rituali e nelle loro convenienze, non sanno e non vogliono trovare la soluzione per via legislativa parlamentare.
Dopo l'insperato successo dei 4 referendum appena vinti dai promotori, su no al nucleare, no alla gestione privatistica dell'acqua e no alla legge che pretendeva di salvare Berlusconi dai processi aggrappandosi a illegittimi impedimenti, è ora la volta  di sostenere  la proposta di un nuovo referendum che abroghi la legge elettorale, giustamente ed elegantemente definita in latino "porcellum", o volgarmente, "porcata" .
Sono andata nel mio Comune a firmare stamattina; poi ho visto che in piazza c'era anche il banchetto dei dipietristi. Ma non potevo firmare due volte, anche se di firme ce ne vorranno almeno 500.000,  da raccogliere entro il 30 settembre, e i tempi quindi sono stretti e il traguardo è tutto in salita.
Sono consapevole anche del fatto che non basta abrogare brutte leggi per avere poi la certezza che se ne facciano delle migliori, vista la consistenza morale e le capacità della attuale classe dirigente, o casta dominante che dir si voglia. Ma qualcosa bisognerà pur fare. E per costruire una casa nuova, di solito bisogna fare tabula rasa di quella vecchia.

Ieri il premier Silvio Berlusconi ad una festa di giovani di destra ad Atreju ha detto, tra le altre solite cose: "Non vedo in giro altri con la mia autorevolezza". Ha ripetuto per l'ennesima volta le sue critiche alla sinistra e ai magistrati e poi ha rilanciato per il futuro dopo di lui  il tandem Letta-Alfano per i vertici istituzionali dei prossimi anni.

Siamo alla farsa o alla tragedia greca? O forse tutt'e due le cose assieme. Una macchietta di capo del governo che meno autorevole di così non lo si trova neanche nel più squinternato paese del quarto mondo, che ritiene di essere il più "autorevole" di tutti! E ci vuole pure imporre i suoi più fidi segretari e servitori come futuri capi del governo e  dello Stato! Dio ci scampi!
Ma io ormai non ce l'ho più con lui, che ritengo incurabile. Ce l'ho con chi ancora lo sostiene e lo ritiene insostituibile. E' penoso vedere dei giovani che lo applaudono. Se il futuro della destra a cui "fare largo" sta in quelli che si è portata  dietro la ministra Meloni alla sua festa, poveri noi. A me fanno venire in mente quei poveri ragazzi che si fecero abbindolare dai gerarchetti irriducibili per arruolarsi nella Repubblica di Salò. E finirono come finirono, insieme alla loro nefasta pseudo- repubblica e al loro "insostituibile" Capo ("Col duce fino alla morte" si gridava, no?).

Se io fossi di destra, metterei un annuncio sui giornali di questo genere: "Cercasi emulo di Dino Grandi che sia disposto a presentare un Ordine del giorno che sfiduci il Capo e liberi l'Italia da quest'uomo che ormai è solo un peso e un danno. Non si rischia la fucilazione nè l'intervento dei tedeschi per rimetterlo sul trono (anzi...). Al massimo si rischia di venire imbrattati da un po' di fango, vero o fasullo, sparato dai giornali e dalle TV al soldo o al servizio di Berlusconi. Non c'è nessuno abbastanza pulito e coraggioso da accettare questa sfida?"

Tra le colpe evidenti del Berlusconismo io aggiungerei quella di aver portato al massimo degrado e degenerazione le idee originali del glorioso storico socialismo del passato, attraverso alcuni suoi uomini che dal socialismo sono partiti per finire in questa bolgia infernale di pseudo centro-destra inqualificabile.
A cominciare dallo stesso Berlusconi, amico e sostenitore di Craxi e del PSI (e viceversa), per finire con questo ministro Sacconi che "difende i lavoratori" istituzionalizzando il libero licenziamento e raccontando barzellette indegne e stupide su suore stuprate consenzienti. E, per finire, ciliegina sulla torta, con tal faccendiere Lavitola, ora latitante, che si nasconde dietro la storica testata de l'Avanti! e che col socialismo non può neanche essere considerato parente o affine alla lontana.
Si poteva cadere più in basso di così?