giovedì 20 maggio 2010

La vendetta degli intercettati intoccabili


Lavorano solo due giorni alla settimana i nostri parlamentari, ma per arrivare in tempo ad approvare questo ddl (*) infame hanno lavorato pure di notte. Tanta era l'urgenza di "salvare la nostra privacy"!!! Che faccia tosta!! Ci prendono pure in giro.
Ma chi gliel'ha mai chiesto?! Quanti comuni cittadini sono stati danneggiati finora dalle intercettazioni legali della magistratura? Quanti e quali cittadini sono stati danneggiati dalla pubblicazione delle intercettazioni legali e secretate della magistratura? Risulta che magistrati e giornalisti si siano profusi a intercettare e pubblicare le telefonate con le amiche della signora Maria che sta la quinto piano del condominio o quelle dello sconosciuto e incensurato pensionato della porta accanto?
Mi sembra che invece intercettazioni e pubblicazioni siano servite a scoprire un bel po' di gravi reati e , se non a mandare in galera i responsabili perchè protetti da leggine fatte apposta, almeno a rivelare tanti malaffari e a togliere credibilità e smascherare personaggi che ricoprono alte cariche pubbliche.

Questo ddl che si vuol approvare in fretta e a tutti i costi è un grande inganno, una squallida mistificazione per legare le mani alla magistratura e mettere il bavaglio alla stampa. E' la vendetta , tremenda vendetta, dei potenti che sono stati smascherati pubblicamente proprio grazie a intercettazioni e pubblicazioni, e sono stati costretti a rendere conto dei loro atti alla giustizia alla opinione pubblica. E ora , grazie al consenso e ai poteri che il voto del "popolo delle libertà" ha loro dato, per assicurare la libertà e l'impunità a se stessi e ai loro protetti (dalla galera quando la meritano) , tolgono la libertà di operare ai magistrati, la libertà di informare ai giornalisti e la libertà e il diritto ad essere informati ai cittadini.
Con grande sollievo per tutti i delinquenti grandi e piccoli, politici e no.

Ciliegina sulla torta di questo indecente decreto: è previsto un comma che sancisce l'obbligo per i magistrati inquirenti di informare i superiori di grado prima di indagare o intercettare un religioso.
Chissà che risate si faranno i preti pedofili.... oltre a quelli laici ovviamente.


Vediamo se la minoranza di Fini si smarca da questa ennesima legge ad personam o ad castam voluta dal ducetto che hanno contribuito a sdoganare e che ora pur gli pesa tanto, e se il Capo dello Stato la firma con la consueta sollecitudine o se ritrova un minimo di coraggio per tentare di opporsi e fermare questa pericolosa deriva verso un regime autoritario che pretende il consenso obbligatorio.
Non sono queste le battaglie di principio per cui ci si dovrebbe impuntare e fare "obiezione di coscienza", a difesa dell'uguaglianza dei cittadini, della giustizia, della sicurezza di tutta la società, che sono molto più importanti della presunta difesa della privacy?

(*) Una sintesi dei punti principali della legge è su http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/201005articoli/55198girata.asp

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