
Ma dal momento che hanno stretto alleanza con Berlusconi e che fanno parte del governo, con tanto di ministri in sedi importanti, questi leghisti bisogna prenderli sul serio, eccome, e non limitarsi a ridere delle loro cerimonie di battesimi con l'acqua del Po, gli elmi celtici cornuti e le bandiere con le croci o i soli delle Alpi. Perchè dietro le loro sceneggiate, da anni stanno condizionando il governo e pretendono di imporre scelte nefaste.
Fortunatamente l'elettorato leghista sta calando, deluso dalle promesse mancate e da una alleanza con Berlusconi che non ha portato alcun beneficio ai cittadini elettori (ma molti benefici invece per gli eletti).
Molti si aspettavano pertanto, dall'annuale adunata di Pontida, uno strappo, una rottura dell'alleanza, dopo le due recenti batoste elettorali delle amministrative e dei referendum.
E invece la montagna ha partorito un topolino; ma un topolino infetto e ancora portatore di virus pericolosi. Si potrebbe anche dire "tanto rumore per nulla" e considerare con un'alzata di spalle questo ennesima adunata, tanto strombazzata in precedenza come se dovesse portare chissà quali novità e "sorprese". E invece si sono risentite le solite cose, i soliti vuoti proclami e i soliti finti ultimatum a Berlusconi a scoppio sempre più ritardato perchè Bossi se ne guarda bene dal mollare Berlusconi, che lo ha gratificato di un potere romano di governo e sottogoverno che nessun altro potrà mai garantirgli.
Ma non si può nè si deve sottovalutare la natura eversiva del movimento leghista; un movimento che grida "secessione", che fa giurare i sindaci in nome di un altro statuto e un altro "stato" (l'immaginaria indefinibile Padania, appunto), che vuol collocare 4 ministeri al nord e sparpagliarli per l'Italia per dividerla e distruggerne l'unità.
Con la rozza sincerità che lo contraddistingue, Bossi ha detto che non si può far cadere il governo adesso perchè "ora vincerebbe la sinistra".
Alla faccia di quel "popolo sovrano" che fino a qualche mese fa invocava tre volte al giorno .... fin che pensava lo votasse ancora.
Ora gli eletti leghisti stanno tutti aggrappati alle loro ben pagate poltrone istituzionali nazionali, regionali, provinciali e comunali, e a un Berlusconi che disprezzano e criticano anche apertamente; e i ministri delle Repubblica italiana Bossi, Calderoli e Maroni incitano quel po' di popolo in maschera verde che ancora li segue, alla "secessione" e alla "libertà".
Libertà da che e da chi se comandano loro?
C'è tra gli elettori di sinistra, che pur non condividono le sue idee, chi considera comunque Bossi un "finissimo politico". Se per politico si intende uno che ha i requisiti per essere un buon governante o uno statista, io direi proprio di no; siamo agli antipodi. Se per "buon politico" si intende un abile venditore di fumo o di pacchi, un astuto magliaro che mira solo a "portare a casa" qualche buon profitto per sè e per la famiglia (vedi il figlio Renzo-la trota, consigliere regionale per diritto di cognome, che si porta dietro persino agli incontri di massimo livello), allora il giudizio si può anche condividere....
Un altro leghista che riscuote commenti benevoli e che qualcuno vedrebbe bene addirittura come primo ministro al posto di Berlusconi è Roberto Maroni.
Che Maroni abbia qualche merito come ministro dell'Interno e sia una delle poche facce presentabili della Lega sono d'accordo. Ma pensarlo come presidente del Consiglio di un'Italia unita che voglia mantenere la propria Costituzione e voglia e possa riconquistare dignità di fronte al mondo, mi sembra proprio un azzardo. Io credo che l'Italia, e il centro destra, possano e debbano esprimere qualcosa di meglio. Non si può affidare il Paese ad un leghista che ha giurato su un suo statuto che prevede in sostanza una secessione e la creazione del fantomatico stato della Padania.
Basta indulgere all'alibi del "folklore". Su queste cose non si può scherzare. C'è un vizio di fondo, di origine mai rinnegata nel movimento leghista, non dimentichiamocelo.
In fondo ha ragione quel pensionato che ieri ha denunciato i suddetti tre ministri per "vilipendio alla Costituzione, l’istigazione a sentimenti antinazionali, l’alto tradimento’, con una aggravante proprio per Maroni.
* In foto, il leghista Salvini con ridicola maglietta che inneggia ad una Padania non italiana...... scritta in inglese.