mercoledì 14 novembre 2012

Le 5 "stelle " del centrosinistra.

Non avevo nessuna voglia e intenzione quest'anno di andare a votare per le primarie del centrosinistra. Troppo deludente era stato  l'esito delle consultazioni precedenti, non tanto perchè il mio candidato preferito in passato (es. Prodi o  Marino) avesse perso o vinto, ma perchè poi  le esperienze di governo che ne erano scaturite, prima la  coalizione dell'Ulivo e poi il PD,  sono implosi per i contrasti interni e i comportamenti contraddittori, incerti,  autolesionisti di certi leader che hanno deluso ogni aspettativa.
Ma poichè la speranza è sempre l'ultima a morire, e per tutta la vita ho coltivato la convinzione  che gli assenti hanno sempre torto, e la partecipazione è doverosa e indispensabile per la sopravvivenza della democrazia, ci sono ricascata. Ed eccomi quindi a spulciare tra i curriculum dei candidati. Finchè sembrava che a "correre" fossero solo Bersani e Renzi, il mio  interesse alla partecipazione era pari a zero; infatti  vedo Bersani come un "usato sicuro", sicuro che nulla cambierà  perchè da sempre ostaggio di D'Alema , e lo sfidante rampante Renzi, come ho già scritto, è troppo bramoso di salire su poltrone sempre più alte, senza avere peraltro l'autorevolezza, lo spessore morale  e la coerenza necessari per ricoprire la carica di Presidente del Consiglio.

Vendola è un abile affabulatore  e promotore dei suoi sogni ma non mi convince e Tabacci è persona valida ma non può rappresentare  il centrosinistra.
Poi ho scoperto l'esistenza di una nuova candidata, Laura Puppato, e mi sono tirata un po' su il morale. Vista la sua figura di donna seria, determinata e capace, con un curriculum politico non troppo importante ma sufficiente per poter esibire una buona esperienza, come sindaco e consigliere regionale del Veneto, mi sono detta: perchè  non appoggiare proprio lei?
Naturalmente, la prima obiezione che mi è venuta in mente, e che altri mi hanno fatto osservare, è che questa outsider è praticamente sconosciuta e non ha alcuna possibilità di vincere, a fronte di concorrenti noti da decenni attraverso stampa e Tv,  con migliaia di sostenitori organizzati ed esperti.

Ma questo non mi ferma, perchè un voto non è mai inutile, anche se è per una persona o una parte che prevedibilmente potrà essere in minoranza; perchè è sempre l'espressione di una volontà,  di un indirizzo, di una testimonianza, e può servire ad aprirsi a nuove idee e contributi. Non è buona politica ritirare fuori il refrain del "voto inutile" o "sprecato", che viene regolarmente usato come argomento dai 2 candidati più forti, conosciuti e organizzati, perchè ognuno teme che si "portino via" i voti a lui.
Se le primarie devono essere solo una corsa a due, tra Coppi e Bartali, guelfi e ghibellini, o Milan-Inter, lo si metta come regola e si accettino solo due candidati (scelti dalla gerarchia del partito?) con turno unico. Ma così si snatura il senso e lo spirito delle primarie aperte a doppio turno, e soprattutto non si dà la possibilità di mettersi in gioco e farsi conoscere a forze nuove e diverse.

E intanto siamo arrivati alla prima esibizione pubblica di tutti e 5 i candidati con un confronto sulla TV di Sky , e  tutti gli spettatori hanno potuto così conoscere dal vivo anche la Puppato,"donna invisibile" tenuta finora in quarantena e ignorata dagli organi di stampa e dallo stesso Pd di cui pure è esponente a livello di direzione nazionale.
Adesso imperversano su tutti i maggiori giornali  le pagelle e le classifiche dei "vincitori" del confronto, in cui la mia candiadta occupa naturalmente il penultimo posto, con percentuali che vanno da un minimo di 3 ad un massimo di 12. In cima alle classifiche ci stanno ovviamente i più noti: Bersani (per l'Unità), Renzi (per il Corriere), Vendola (per Il Fatto), con posizioni e percentuali diverse.
Ma io credo sia più corretto dire che non ha"vinto" nessuno, ma ognuno dei candidati ha mostrato una sua ottica e un diverso aspetto della galassia del centrosinistra. A suo modo anche il centrosinistra si è dimostrato un "movimento a 5 stelle", con "stelle" più o meno brillanti, nuove o meno nuove, ma comunque in grado di fornire una dignitosa prospettiva politica. Non darei troppo peso alle classifiche compilate da vari giornali. E' evidente che ognuno dei lettori ha votato per il candidato che gli era già più congeniale o vicino alle sue idee, a prescindere dalla prestazione televisiva. 
Io tifavo, e tifo, per la Puppato e nonostante la difficoltà di un dibattito rigido e ingessato a colpi di domande e risposte ingabbiate in tempi stretti, mi sembra abbia superato bene l'esame e sia risultata convincente e possa ben rappresentare una figura nuova di donna in politica capace e autorevole. Parte svantaggiatissima a fronte della popolarità degli altri candidati. Ma proprio per questo andrebbe incoraggiata e sostenuta da chi aspira a realizzare un'idea diversa e migliore di Paese

Non so se anche i fan del rottamatore Renzi siano teleguidati (come pare sia lui , via sms...), ma è evidente che sono già tutti mobilitati e all'opera per rottamare da subito per prima l'outsider Laura Puppato. Non sia mai che questa, sconosciuta fino a ieri, si sia guadagnata qualche consenso con la sua prima prova di confronto televisivo e porti via qualche voto che potrebbe servire per la marcia trionfale del rottamatore verso la vittoria!
 Dunque all'opera "compagni" renziani e prendiamo il primo pretesto che ci capita; è  bastata una osservazione della Puppato nel dopopartita di critica contro il nuovo idolo (appunto per l'uso  del telefonino in trasmissione), enfatizzata dalla stampa, e da subito è partita la macchina del fango da scagliare addosso alla malcapitata, in perfetto stile veteroberlusconiano. Rilevati ieri sera sul Corriere sotto l'articolo a lei dedicato, questi complimenti : "pupo", "bambocciona che dice bischerate", "vada a far torte","figura miserabile", "banalità da comare", "ignorante tecnologica", "vecchia dentro", "ritirati", cercatrice di poltrone... e via dicendo. E guarda caso il sondaggio del Corriere vede una grande prevalenza di voti per Renzi.
Sul sito della stessa Puppato altra tattica, ci si presenta come un quasi simpatizzante, poi si tira la frecciata, magari più soft ma sempre nella stessa direzione. Già Renzi non mi piaceva da prima, adesso che vedo all'opera i suoi fan, o il suo tecnologico staff, stravedo per la Puppato.
Se questi sono i "moderati" i cui voti Renzi si porterebbe dietro da destra al centrosinistra, quelli che tacevano o  approvavano Minetti, Carfagna, Brambilla e Santanchè e ora insultano una candidata come la Puppato, la prospettiva per la futura "identità" del centrosinistra e del PD la vedo buia.





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