giovedì 23 luglio 2009

E' Unto del Signore, ma non è santo

Questa non me la voglio perdere. E' la foto del giorno, che compare in bella evidenza su "Il Messaggero" online, ma anche in panoramica più estesa su tanti altri giornali su carta. E' associata ad articoli che riportano la frase di Berlusconi "Non sono un santo". Frase, pronunciata ad una inaugurazione di strada futura, che ha già fatto il giro del mondo, ripresa dalla stampa internazionale. Gli articoli dedicati all'argomento hanno richiamato commenti di lettori online a centinaia, in gran parte di divertito sarcasmo sul nostro capo di governo, ravvivato dalla pubblicazione delle registrazioni dei colloqui da postribolo di infimo ordine tra lui e la "escort" D'Addario.
Ovviamente non ho potuto resistere all'invito della pagina dei commenti e ne ho mandato uno anch'io, più o meno così formulato:

Bella la foto!

Di commenti di critica contro Berlusconi ne ho già scritti tanti che mi sono stancata, perchè non mi piace ripetere le stesse cose. Che Berlusconi "non è santo" l'avevano capito anche i sassi, ma i suoi innamorati, supporter e ruffiani assortiti, non lo avrebbero ammesso neanche sotto tortura. Adesso che lo dice lui , sarà la santità a diventare un vizio da cui guardarsi quando si governa; e essere peccatori diventerà un merito. I "giornalisti" (si fa per dire, giusto perchè sono iscritti all'Ordine..) che scrivono sui suoi giornali sono già all'opera (leggere Giordano, Facci, Maglie, Feltri, Ferrara e altri per credere) per avvallare questa nuova linea politica , accantonando velocemente il family day e i "valori della morale cristiana.". Bando ai "moralisti bacchettoni", e rivalutiamo "il Principe" di Machiavelli e i luminosi esempi degli imperatori romani e dei signorotti medievali corrotti, dei papi con mogli, figli e concubine varie, e via dicendo. Si scomoda persino Benedetto Croce per estrapolare una sua frase che dovrebbe legittimare l'immoralita della politica (*).

Bella e significativa la foto in alto a corredo dell'articolo. Un peccatore che si fa il segno della croce davanti a un crocefisso con aria contrita (anche se impunito, recidivo e non pentito) è il più bell'esemplare di uomo che piace alla Chiesa e a certo cattolicesimo all'italiana. Ci manca solo il pellegrinaggio alla tomba di Padre Pio e il gradimento del premier guadagnerà altri 10 punti.


Da rilevare anche l'altra frase pronunciata per la circostanza: "Non ho ospitato solo veline, ma anche capi di Stato...". Ed è qui che "casca l'asino", cioè che si rivela la natura e la dimensione intellettuale e morale del nostro capo di governo. Non ha capito che uno "statista" vero e degno di questo nome non riceve nella stessa dimora ufficiale capi di Stato e prostitute , e non usa i regali ricevuti dai capi di Stato per le sue orgette, in compagnia di gente che partecipa e organizza le sue feste per ottenere vantaggi, favori per loro interessi particolari , buste con denaro e gioiellini ricordo.

Ma quando una sera si va a cena e ci si fa consolare dalla giovanissima figlia di un misterioso "caro amico" che è stato accusato di 24 fatti di concussione (prescritti per dimenticanza del tribunale di Napoli) e un'altra sera si cena con i giudici costituzionali che si devono pronunciare sulle sue leggi ad personam, è evidente che il confine tra il lecito e l'illecito e il senso dello Stato per lui non esistono. E' lecito quello che gli fa comodo, e "destabilizza le istituzioni" (!!!) tutto ciò che lo disturba e lo contrasta
.
(*) Aggiornamento di domenica 26 luglio
Come volevasi dimostrare. Sulla scia della nuova filosofia politico-morale berlusconiana, inaugurata ed esaltata da giornali e Tv di famiglia, il primo canale della Tv pubblica minzoliniana ha sfornato stamattina alle 9, nel corso della trasmissione "Sabato e domenica Estate", una bella lezione sul sesso libero, intitolata " Sesso Estate che passione!". Ospiti: una nuova giovane sessuologa che in chiusura ha raccomandato di fare sesso "con libertà, serenità, gioia" e l'immancabile Vittorio Sgarbi che ha colto la ghiotta occasione per citare come esempio di quanto fa bene alla salute e al proprio lavoro fare sesso - indovinate chi?- il presidente Berlusconi , la cui buona attività di governo ha sicuramente tratto giovamento dalla sua intensa attività sessuale. E ha fatto capire che l'Italia ci rimetterà se Berlusconi sarà costretto a ridurre le sue prestazioni sessuali e a trovarsi in una Villa Certosa triste e grigia, ridotta a convento popolato solo da suore.
Con buona pace delle pie casalinghe in attesa della messa, di "Avvenire" e dei nostri cardinali (ma vedrete che si convertiranno presto anche loro...).

Del resto, non siamo forse il popolo (e relativa Chiesa) che perdonò tutto a Mussolini, anzi lo ammirò anche per la sua intensa attività extraconiugale? E ci vollero 20 anni per capire che non aveva governato bene l'Italia, avendo usato più la parti basse del corpo invece della testa.




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