domenica 1 maggio 2011

Popolo sovrano e popolo suddito

Sono stata lontana da forum di giornale e da questo blog per quasi un mese, per vari motivi personali, ma  credo che nè io nè gli eventuali lettori  abbiamo perso niente. Non mi pare sia successo nulla di nuovo  da commentare, se non l'aggravarsi di situazioni già  segnalate e commentate in precedenza.
E' vero che da un paio di giorni  tv e giornali ci hanno deliziato (o addormentato, o drogato,  a seconda dei punti di vista) con due belle favole per adulti e bambini: il matrimonio del  principe William nipote della regina d'Inghilterra con la borghese Kate Middleton, e la beatificazione  di papa Giovanni Paolo II.
Della prima favola  possiamo solo osservare come il popolo, sovrano e suddito al tempo stesso,  nelle monarchie come nelle repubbliche, sia ancora e sempre affascinato dai matrimoni-spettacolo, da principi e principesse, castelli, carrozze dorate,   costumi sgargianti, divise, abiti da gran lusso e cappelli da fantascienza. Non importa se i protagonisti  e gli attori della messa in scena sono tra i più malmaritati della storia o trasgressivi alle regole delle rispettive Chiese cristiane,  anglicane o cattoliche che siano. L'importante è che lo spettacolo  ci sia  e appaghi le folle festanti, contente di godere della luce riflessa emanata  da questi comunissimi mortali mascherati da semidei per un giorno. La monarchia inglese  su questo ci campa.
D'altro canto anche la Chiesa ci campa e si fa una propaganda enorme, con la beatificazione  di Papa Giovanni Paolo II, al secolo Karol Wojtyla, morto solo 6 anni fa, ma già collocato sugli altari della santità dopo un canonico "processo breve", accelerato, dicono, a furor di popolo, quel popolo di fedeli  che nel giorno dei suoi funerali aveva intimato "santo subito!".
Alle gerarchie ecclesiastiche vaticane  non è parso vero di coglier l'occasione di questa richiesta, per scavalcare tutti gli altri "processi"  per beatificazioni  proposte o ventilate, di altri papi in lista d'attesa, come Paolo VI e Pio XII (già proclamato venerabile), e soprattutto il quasi dimenticato Giovanni XXIII, che pur era tanto amato dal popolo e che tentò  con il Concilio Vaticano II un rinnovamento epocale della Chiesa, evidentemente  poco gradito nelle alte sfere.
Meglio far santo subito il papa carismatico, il papa - attore  che ha fatto un uso abilissimo dei mezzi di comunicazione e  mobilitato masse di giovani; il papa politico anticomunista che chiudeva un occhio sui regimi sanguinari di destra; il papa - viaggiatore che ha visitato, rendendosi popolare, con 100 viaggi, i Paesi di mezzo mondo, senza peraltro contribuire a risolvere alcuno dei  problemi sociali, politici ed economici  in essere; le dittature sono rimaste dittature (pur crollando i regimi comunisti dell'Est), la fame e le guerre  restano e continuano.
Impossibile riprodurre qui  gli eventi e le scelte di cui è stato protagonista e attore in 27 anni di pontificato (1978-2005), con luci ed ombre, ombre  che oggi molti vogliono nascondere o dimenticare, esaltandone solo i meriti rispetto alla diffusione della fede e ad un ecumenismo di facciata propagandato in grandi incontri interreligiosi che però non hanno spostato di una virgola  le rispettive posizioni, nè le ostilità reciproche, anzi aumentando quelle contro i cristiani. Ma così facendo si perpetua la confusione di idee,  e si  santificano le contraddizioni del suo pontificato e della "linea" della Chiesa.
"Papa Giovanni Paolo II  compensa le colpe della Chiesa" ha detto pochi giorni fa l'attuale papa Benedetto XVI, e questo basta e avanza  per far dimenticare al popolo dei fedeli l'annus horribilis 2010, anno in cui la credibilità della Chiesa come guida morale ha toccato il suo minimo storico con l'esplosione dello scandalo dei tanti preti pedofili coperti e protetti dalle gerarchie. Per non parlare dell'incauto appoggio dato  allo scostumato  premier  del bunga bunga.

Premier che dal canto suo ha colto anche questa occasione per propagandarsi come difensore della cristianità (!!??) e sarà naturalmente in prima fila  tra i 16 capi di Stato che parteciperanno alla cerimonia (se c'è anche  il sanguinario Mugabe, dittatore dello Zimbabwe, cui sarebbe interdetto l'ingresso nei paesi della UE.....).
Premier che ha svelato direttamente nei giorni scorsi il suo concetto di "popolo sovrano"...  a sovranità limitata (solo quando è d'accordo con lui). Infatti ha detto di aver  stabilito la "moratoria" di un anno  sulla questione nucleare, solo per impedire che si faccia il referendum previsto per il 12-13 giugno. Secondo lui il "popolo" in questo momento non è in grado di intendere e di volere, perchè troppo  influenzato dalla tragedia di Fukushima. Quindi non è opportuno che vada a votare.
Altrettanto si sta brigando per fare in modo che  si svuotino i due quesiti  del referendum sull'acqua pubblica. Così resterebbe in piedi solo il quesito contro il legittimo impedimento, pensando che la gente non si scomoderà per andare a votare solo per mandarlo finalmente sotto processo come tutti i comuni mortali.
E il popolo suddito, felice o distratto, ancora una volta salverà il sovrano vero: lui, Berlusconi, un uomo capace di tutto pur di restare al potere.
Lo permetteremo ??!!

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