lunedì 4 febbraio 2013

Voti per Grillo o Ingroia ed eleggi Berlusconi. Così è, anche se non vi pare

In questa delirante campagna elettorale, tra un'orgia di promesse irrealizzabili, morti resuscitati,  "tecnici" che si sono  improvvisati pessimi politici, magistrati che si beccano tra loro come i polli di Renzo di manzoniana memoria, comici che si credono statisti, il limite di sopportazione di un povero elettore sono stati abbondantemente superati, più che nelle  campagne elettorali "normali" del passato.
Era molto più facile scegliere e decidere quando c'erano le pur deprecate ideologie: destra o sinistra, DC o PCI, con qualche spazio, ma non troppo, anche per i "partitini", che talvolta finivano per essere "l'ago della bilancia". Ma in fondo i discorsi e le idee erano più chiari, gli esiti abbastanza scontati e non  particolarmente catastrofici. Fra tanti errori e governicchi di vita breve, si è riusciti però a fare anche tante buone leggi e  favorire progresso economico e sociale.
Ma ora di "normale" e facilmente comprensibile non c'è più niente. E' il trionfo dei "trans" e dei "travestì" della politica, dove ognuno tenta di rubare la parte all'altro e fa a gara a chi le spara più grosse, tanto c'è sempre una parte di popolo  che ci crede.
Ed è pure il trionfo, e la degenerazione, della personalizzazione della politica,  dello sfruttamento della figura del leader "carismatico", o presunto tale,  che deve  piacere, trascinare, suscitare emozione e convincere il popolo, "sovrano" destinato ad essere "suddito" del capo.
Al redivivo Berlusconi di nuovo onnipresente  e onnipotente, ai vecchi e consunti Casini e Fini, si sono aggiunte ora le figure  di Monti e Ingroia, e il fantasmagorico Grillo, che non può candidarsi a premier, dice di non voler essere un leader, ma tiene nascosti i suoi candidati, sicuramente onesti e obbedienti  per sua garanzia, con museruola e guinzaglio, e imperversa in tutta Italia  tra folle di fan  che vedono in lui il nuovo giustiziere  che manderà a casa la  odiata "casta", ridurrà stipendi e privilegi,  e con pochi colpi di bacchetta magica  fonderà una "nuova civiltà" in Italia, in Europa e nel mondo (sotto la guida ispirata dell'apocalittico amico Casaleggio..).
A me par di sognare  e mi chiedo ancora una volta se "sogno o son desta" e di nuovo mi sento come la mitica Cassandra alla vigilia della distruzione di Troia, perchè  temo che da una situazione come quella che si è creata in Italia, non possa venir fuori niente di buono.

E' ovvio  che ognuno è libero di votare per chi più gli piace o  gli ispira più fiducia,  o rappresenta la sua voglia di cambiare o di punire chi ci ha governato finora. Ma con la legge elettorale "porcellum" in vigore,  le relative soglie di sbarramento per i partiti minori e il relativo premio di maggioranza su base nazionale (Camera) e regionale (Senato) per  il maggior partito, se non vincerà   la coalizione di centrosinistra, PD e SEl, l'unica che ha  realizzato un pur parziale rinnovamento  dei candidati con le primarie, e che non promette la luna ma un programma fattibile, vincerà  di nuovo quella di centrodestra  guidata da un Berlusconi che ha la più grave responsabilità per  il degrado morale, politico ed economico in cui è precipitata l'Italia.

E il mondo intero riderà di noi e ci toglierà  ogni fiducia e credibilità per non essere riusciti a liberarci di un simile personaggio.

All'elenco di quanti hanno favorito la sua resurrezione, oltre alla solita debolezza  di un certa parte del PD, andranno aggiunti in primo luogo i cortigiani di Berlusconi, i mastini e le amazzoni dalla parlantina a raffica, che senza vergogna  sono di nuovo scatenati a difendere l'indifendibile;  e le banderuole di una squalificata Lega ritornata all'ovile, rimangiandosi  un proclama al giorno. Ma anche  il  presidente Napolitano, ha direttamente o indirettamente dato il suo contributo,  con le sue incaute operazioni- boomerang contro la magistratura di Palermo e la nomina di Monti a capo del governo, ha complicato lo scenario politico al Centro e a sinistra, con la salita in campo di nuovi contendenti: Monti e Ingroia.
E, piaccia o no, anche tutti gli elettori che  abbandoneranno il centrosinistra per votare per Grillo e  Ingroia,  favoriranno la vittoria di Berlusconi, e si ritroveranno a fare  opposizione con ben poche speranze di essere ascoltati.

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